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Valerio Saitta

Sicily tour: la riserva naturale Lago Sfondato

2020-09-05 06:00

Arcoria Antonio

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Sicily tour: la riserva naturale Lago Sfondato

Eccoci nuovamente con un altro approfondimento della nostra rubrica Sicily Tour. Oggi parleremo di una caratteristica e suggestiva piccola riserva na

copertina-lago-sfondato-di-antonio-arcoria-.jpg

Eccoci nuovamente con un altro approfondimento della nostra rubrica Sicily Tour. Oggi parleremo di una caratteristica e suggestiva piccola riserva naturale del territorio nisseno.


Si tratta della quasi sconosciuta riserva naturale “Lago sfondato”, sita a pochi chilometri da Caltanissetta e Marianopoli.



Una piccola perla nel cuore dell’entroterra siculo alla quale viene dato troppo poco risalto dalle istituzioni locali, che spesso se ne dimenticano. Con la conseguente mancanza di frequentazione del sito da parte di turisti e viaggiatori.


Un piccolo bacino d’acqua, tra le rocce calcaree, immerso in uno splendido scenario con colline verdi tondeggianti e campi di cereali che, in estate, si dipingono meravigliosamente di intense sfumature di giallo.



“Un’orgia inaudita di colori, di profumi, di luci, una grande goduria” parafrasando il pensiero di Freud.


La riserva è stata istituita per tutelare un ambiente di notevole interesse geologico e per studiare la morfologia e l’idrologia del lago e di tutto il territorio circostante.


L’area protetta riveste inoltre un notevole interesse naturalistico per la presenza di piante rare e a rischio e specie di rilievo conservazionistico.



Il paesaggio dell’area protetta e del territorio limitrofo è tipico di quello dell’entroterra siciliano, contrassegnato dalla presenza di rilievi spesso interrotti da valli fortemente incise. Questo aspetto è dovuto alla geologia del territorio che prende il nome di Fossa di Caltanissetta.


La genesi del Lago Sfondato va ricondotta a questo complesso di processi geomorfologici.


Il bacino lacustre, infatti, è una conca originatasi in seguito allo sprofondamento degli strati più superficiali di gesso e rocce calcaree.


Tale evento avvenne nel novembre del 1907 e fu descritto dal marchese A. De Gregorio sulla rivista Il Naturalista Siciliano:


Ma


la storia del sito è ben più antica

. Il territorio in cui ricade la riserva è stata frequentato dall’uomo sin dalla


preistoria

. Le campagne di scavo eseguite dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici hanno riportato alla luce numerosi


reperti

esposti nel


Museo Archeologico di Marianopoli

. Sottolineando l’importanza storica, oltre che naturalistica, del sito.Purtroppo,


Attualmente le visite sono temporaneamente sospese

per lavori in corso da parte della Provincia di Caltanissetta per la sistemazione dei percorsi di accesso.


Te pareva...                          Ma la regione,

in accordo con le varie sovrintendenze


, quando deciderà di riconsegnare

a cittadini e turisti questo, come i tanti altri


siti attualmente indisponibili nell’isola?