La libraia Grande e la libraia Piccola colpiscono ancora. Le sorelle Sciacca, a tutti simpaticamente note come le sorelle Vicolo Stretto lanciano con un post la loro idea per seminare cultura in occasione del Maggio dei Libri. Lo fanno con un viaggio al centro di Catania, nella Catania sotterranea. Ma non quella antica, romana. Ma quella moderna, dei tornelli, delle macchinette obliteratrici e dei binari. Si chiama #Trovaunlibro e il meccanismo è semplice. Le librarie lasciano un libro in metropolitana, ai curiosi ritrovarlo. La metropolitana non è una scelta casuale è il simbolo di un nuovo rapporto tra Catania e i sui abitanti. E così il catanese, per spostarsi da un posto all’altro della città usa la metro è portato a conoscere un nuovo lato di questa scendendo nelle sue profondità: “Viaggio al centro di Catania”. Colui (o colei) che trova il libro può portarlo con sé e leggerlo. Da novelle Jules Vernes attraverso questa iniziativa le sorelle Sciacca invitano il viaggiatore a riscoprire il piacere della lettura: la bellezza del fruscio della carta e il fascino delle lettere stampate annesse. Ian Mcwean celebre autore inglese contemporaneo spiega nel suo capolavoro Espiazione come si realizzi tale magia: “Proprio attraverso la trascrizione di segni sulla pagina, era in grado di trasferire pensieri dalla sua mente a quella del lettore”. Una magia che va oltre lo schermo dello smartphone. Nel resto del mondo non mancano iniziative simili: nella metropolitana di Londra sono stati installati apposti distributori erogatori di racconti brevi da leggere giusto per il tragitto in metropolitana. Ma le libraie catanesi sono andate oltre aggiungendo anche una forma di book sharing. Perché una volta finito il libro bisogna scrivere un commento tra le pagine e lasciarlo nuovamente in metropolitana. Il nuovo viaggiatore che si imbatterà nella lettura di quel libro, sarà incuriosito dai commenti lasciati dal precedente lettore e scoprirà che