Bastano poche parole per comprendere lo stile che caratterizza Erri De Luca.Essendo il suo libro costituito da racconti brevi, emerge . Ogni racconto è un piccolo capolavoro che si inerpica nella natura umana.Attraverso uno linguaggio lavorato, che ricerca la perfezione e si raccoglie in poche semplici parole, si nasconde il tema della solitudine e del suo contrario, che si esplicano a partire dai rapporti umani. che immancabilmente trova la sua massima espressione nel rapporto di uomo-donna.Vengono riproposti più volte movimenti studenteschi, paesi distanti da noi e la natura nella sua forme più umana, ma mai la trama risulta ripetitiva.Grazie alla sue espressività il lettore è trascinato in racconti che di per sé non pretendono di contenere colpi di scena.È grazie che ci si ritrova a camminare nella vita di un operaio lontano da casa, un attivista politico, uno scrittore, un uomo in guerra.Sono tanti i personaggi di che, anche senza un nome, prendono vita con grande vivacità in situazioni di forte coinvolgimento emotivo.Non hanno questi una storia, ne una personalità ben delineata, ma è proprio la mancanza di un contesto alle spalle che li trasforma nello strumento ideale per lo scrittore.È attraverso di loro, infatti, che viene fuori una visione della vita che risente dell'eco del dopo guerra, del '68 e del sentimento di ribellione tipico del secolo. in Egli vuole portare alla luce tutti quei rapporti che prescindono un contatto duraturo, ma che nella loro semplicità possono fare la differenza nella vita di una persona.Il significato che Erri De Luca attribuisce all'appartenenza, al rapporto umano ed al legame, anche solo mentale, di due persone, dona al libro quel qualcosa in più che lo rende apprezzabile a lettori di tutte le età.
un'attenzione particolare ad ogni riga, parola e immagine
Il filo conduttore delle diverse storie è "il contrario di uno",
all'intensità della scrittura
"Il contrario di uno"
Non è semplicemente della solitudine che vuole parlare l'autore
"Il contrario di uno".