Testata registrata al tribunale di Catania

info@sudlife.it   |   Tel: +39 339 7008876

logo-sudlife

ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI:

 

redazione@sudlife.it
direttore@sudlife.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

SudLIFE:

 

Edito da: Sudpress S.r.l. C.da Giancata s.n., Zona Industriale – 95128 Catania

logo-sudlife

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Incertezza lavorativa e ansia per il futuro, così i giovani esprimono la loro bassa autostima e sfiducia nel mondo.Trump giura come 47° Presidente degli USA, ma al 61% dei giovani non piace. Più fiducia verso Elon Musk.Giubileo 2025: quali le attività previste per i giovani? Oltre un milione arriveranno da tutto il mondo.Riorganizzazione delle scuole: approvato dal CdM il primo decreto dell'anno. Valditara: “Vantaggi per le regioni che adottano subito la delibera”.Riforma della scuola: torna il latino alle medie, più storia di Italia e Occidente, lettura della Bibbia. Ecco le proposte di Valditara.Cambiano i voti nella scuola: tutte le novità introdotte dal Ministro Valditara

Coordinatore di Redazione

Valerio Saitta

Tutti influencer con Vidoser, l'app di microinfluencing made in Italy

2019-04-23 06:00

Simone Dei Pieri

Apertura, News&Politics, Senza categoria, chiara ferragni, influencer, Instagram, microinfluencer, popular, rovazzi, vidoser,

Tutti influencer con Vidoser, l'app di microinfluencing made in Italy

Perché personaggi come Fabio Rovazzi o Chiara Ferragni possono guadagnare dai propri canali social e le cd. "persone comuni" no? Se lo sono chiesti i

519643907874491249500435575870519560896512n-.jpg

Perché personaggi come Fabio Rovazzi o Chiara Ferragni possono guadagnare dai propri canali social e le cd. "persone comuni" no? Se lo sono chiesti i fondatori di Vidoser, app che sta portando il micro-influencing ad un nuovo livello.



Attraverso un sistema di gamification, infatti, anche i micro-influencer possono promuovere prodotti e guadagnare attraverso tale promozione. Come funziona ce lo spiega Antonio Puleo, che si occupa del marketing di prodotto in Vidoser: "In sostanza permettiamo ai ragazzi che realizzano storie e video sui social network, monetizzando attraverso la nostra applicazione, di riscattare dei premi messi a disposizione dai brand partner."


I buoni sono a disposizione degli utenti grazie ad un accordo con la società SixContinent, che ne permette appunto il rilascio all'interno dello store, annoverando nomi come H&M, Amazon, Zalando e molti altri.


Il meccanismo quindi appare tanto semplice quanto ingegnoso. Le aziende, le organizzazioni o chiunque voglia promuoversi contatta Vidoser, dove si attiva una community di oltre 5.000 utenti verificati.


Questi, attraverso una campagna appositamente realizzata, porteranno ad una promozione del brand o del messaggio che l'azienda vuole veicolare.


La domanda però sorge spontanea: perché le aziende dovrebbero affidarsi a dei perfetti sconosciuti anziché avvalersi di nomi più blasonati? Perché non sono realistici.


I clienti che guardano un'attrice, un calciatore o in ogni caso un personaggio famoso "sanno che quello che appare nelle loro foto con ogni probabilità è un oggetto sponsorizzato e la cosa passa in secondo piano."


Mentre è molto più realistico vedere un coetaneo, qualcuno che con ogni probabilità potrebbe essere un proprio conoscente, sponsorizzare senza sponsorizzare.


Una scelta vincente ed innovativa, quella di Vidoser, che finora ha portato oltre a diverse migliaia di utenti, ad una campagna di finanziamento in overfunding (che ha sfondato la soglia dei 50.000 euro raccolti) e ad un team di più di 30 soci.


Non ci resta che augurare il meglio a questa giovane realtà imprenditoriale che promette bene!