Venerdì scorso è stato tagliato il nastro della IV edizione del Contamination Lab, percorso d'innovazione promosso dall'Università di Catania con il supporto di numerosi partner strategici. Si tratta di un percorso formativo gratuito, della una durata di 6 mesi ed è organizzato in modo da non rallentare gli studenti partecipanti nel proseguimento del proprio Corso di Studi. Il piano formativo, articolato in 2 livelli (Livello Base e Livello Specializzazione), prevede, oltre ai propri moduli formativi specifici, diversi "eventi di contaminazione" (workshop e seminari) che coinvolgeranno il partenariato del Contamination Lab, ospiti di rilievo nazionale e internazionale e gli studenti. Tali eventi stimoleranno il brainstorming su innovazione, tecnologie abilitanti e startup, incoraggeranno la condivisione delle conoscenze e l'interdisciplinarietà, e supporteranno la fase di sviluppo di idee progettuali. Per l'edizione di quest'anno sono stati selezionati ben 60 studenti dell’Università di Catania, ai quali è stato presentato il programma durante l'evento di apertura svoltosi all'interno dell'Aula Magna del Palazzo del Rettorato (Piazza Università). La nuova edizione mira ad essere ancor migliore delle precedenti: difatti il laboratorio sperimentale finanziato dal MIUR mira a dar vita ad un vero e proprio percorso formativo di "contaminazione" dove gli studenti possono apprendere e sviluppare competenze trasversali con l'importante supporto dei partner strategici del Contamination Lab, puntando a realizzare idee progettuali innovative a vocazione imprenditoriale. Il convegno di apertura, dal titolo “Contamination Lab: Creatività e interdisciplinarietà per costruire il futuro”, è stato organizzato dall’Ateneo catanese in occasione della tappa etnea dell’Italian Clab Express, un roadshow itinerante che visita tutte le università che hanno attivato un Contamination Lab e che fanno parte dell’Italian CLab Network. Gli eventi di contaminazione distribuiti durante l'intero percorso formativo affronteranno tematiche quali Digital Economy, New Media, Aspetti Sociali dell'Open hardware/software, e proporranno testimonianze da parte di start-up e imprenditori per condividere esperienze, prassi migliori e aumentare le possibilità di contaminazione. Durante il percorso, i gruppi di progetto avranno inoltre l'opportunità di interagire con gli acceleratori e gli incubatori d'impresa operanti nel territorio, così da toccare con mano i processi innovativi, a stretto contatto con gli operatori di questo ecosistema.