Il vero slogan dell'Europa dovrebbe essere "Uniti nella diversità" . Questo uno dei tanti concetti interessanti emerso ieri durante l'evento: "EU for dummies", tenutosi nella gradevole cornice del locale BeLab Art di Via Firenze 208. Questo interessante dibattito, organizzato dalle associazioni: ATLAS, AEGEE ed ELSA Catania, aveva come obiettivo principale la divulgazione di informazioni riguardanti l'unione Europea, anche in vista delle ormai prossime elezioni (23-26 maggio). Domande difficili, sulle quali , ma che hanno trovato una soluzione nell'approccio semplice e diretto dei ragazzi che sono intervenuti al dibattito: Simone Dei Pieri, responsabile ATLAS relazioni estere; Natascia Arcifa, responsabile ATLAS area EU; Gabriele Nicotra, netcom AEGEE EU; Lidia Altamore, presidente ELSA Catania." .È per questo che in molti la vedono come un'imposizione "calata" dall'alto e non la sentono davvero propria. Bisogna invece eliminare questo tipo ragionamenti, che hanno portato ad esempio gli inglesi ad esprimersi a favore della Brexit durante il referendum, e far capire la bellezza dell'Europa e la sua concreta utilità per tutti i cittadini". Simone Dei Pieri delinea il problema, e propone anche una soluzione." . Basti pensare a cosa è avvenuto in seguito al referendum inglese: le statistiche riportano che le ricerche google su cosa fosse davvero l'EU, e su quali potessero essere le conseguenze della Brexit, sono balzate "alle stelle" soltanto nelle ore successive all'esito del voto. È un vero peccato che gli inglesi non si siano informati su tutto ciò di votare, avrebbero sicuramente espresso una preferenza più consapevole""Chi sa di più deve mettersi al servizio degli altri, senza arroganza e senza deridere nessuno, perchè l'importante è far capire la propria posizione, non imporla. Ci troviamo in questa situazione anche perchè veniamo da circa dieci anni di polemiche, in cui ci sono stati scontri irrispettosi e sterili tra 'pseudo intelletualoidi' arroccati sulle proprie posizioni e 'populisti' arrabbiati e disillusi. ". Tutto giusto, ma in concreto, perchè dovremmo sentirci davvero coinvolti da un Europa così piena di contraddizioni?
Ma come spronare i giovani ad andare a votare? Come riuscire a scalfire il muro di indifferenza e disaffezione politica di questi ultimi tempi?
anche noi di SudLife ci siamo soffermati
Il problema è che l'Europa è stata pensata e progettata per gli europei, non con gli europei
Per riavvicinare le persone alla politica e farle votare con cognizione di causa bisogna creare una base culturale di partenza, che molto spesso non c'è
prima
Bisogna invertire al più presto questo tipo di dinamiche per il bene di tutti
Perchè in realtà lo siamo già! Siamo già coinvolti e spesso ignoriamo tutti i vantaggi che abbiamo. . L'Erasmus in questo senso è un privilegio che si da quasi per scontato o che si tende ad ognorare, ma che risulta in realtà fondamentale per demolire un certo tipo di pregiudizi storici riguardanti le varie nazioni, come testimoniato anche dall'esperienza di Gabriele Nicotra. ."La 'Citizen App' è uno strumento fantastico ma purtroppo ampiamente sconosciuto" - ci spiega Natascia Arcifa - "Grazie a quest'app è possibile conoscere le varie iniziative proposte da altri cittadini intorno a noi; idee che poi, se sviluppate nella maniera corretta, potranno anche essere discusse e vagliate dal parlamento europeo. ".
Potremmo sperimentare ogni giorno sulla nostra pelle i benefici di un'Europa unita, in cui poter circolare liberamente e conoscere culture diverse, se solo ne avessimo davvero il coraggio
Inoltre esistono molteplici strumenti grazie ai quali possiamo influire sulla vita dell'Europa e su quanto accade a Bruxelles
In questo modo si creano dei gruppi di persone interessate a partecipare attivamente a progetti concreti e positivi"Libertà è partecipazione" sempre e comunque, quindi io #stavoltavoto, e tu?