Nel 2013 un gruppo di ragazzi giovanissimi, liceali o neo maturi, decide che è finito il momento delle chiacchiere e che è arrivato il momento di agire concretamente per migliorare ciò che non va. Nasce, in quel di Catania, Atlas. Simone Dei Pieri, Enrico Facciolà, Giulia Spampinato e Simone Grasso hanno dato vita a quella che sarà una delle più prolifiche e attive associazioni di volontariato dell’intero panorama nazionale. Primo obiettivo? Ripulire Piazza Verga, in barba alle auto che intralciano il lavoro dei volontari. Il piano per far sì che Atlas abbia successo è molto semplice: ottimizzare le risorse. Sì, perché è fondamentale sottolineare come Atlas non ha mai ricevuto e non riceve tutt’ora finanziamenti esterni. Insomma, i piccioli li escono i ragazzi. Così Simone Dei Pieri ci ha voluto sintetizzare il concetto alla base di Atlas. Proprio sulla fondazione di Atlas a Bergamo, Simone ci ha voluto raccontare un aneddoto: [gallery link="file" columns="6" size="full" ids="1030,1031,1032,1033,1034,1035"]
È passato un anno dalla fondazione e grandi cose sono state fatte, ma si sa che, come in tutte le migliori macchine, prima o poi qualche ingranaggio deve incepparsi. Nel Giugno del 2014 il gruppo perde numerosi componenti a causa della ingente fuga di cervelli che porta migliaia di ragazzi fuori dallo stivale. La situazione rasenta la criticità, i fondatori si ritrovano a vedere la loro splendida creatura cadere a pezzi e ogni pezzo che va via è come un pezzo di cuore che si frantuma. Ma come in tutte le più belle favole, il destino aiuta i coraggiosi e gli audaci. A luglio arriva una telefonata: anche fuori dal catanese si sono accorti di che grande realtà sia Atlas e vogliono esportarla.Da qui in poi Atlas nasce in sette grandi città italiane con l’obiettivo di migliorare ogni città secondo le proprie esigenze, ancora una volta grazie all’impegno di migliaia e migliaia di volontari che hanno a cuore la risoluzione dei problemi senza troppi giri di parole. Il centro Atlas più giovane è quello di Bergamo, nato durante il tour che i fondatori hanno intrapreso dal 26 settembre al 7 ottobre 2018.Il tour in giro per l'Italia
Durante questo tour i ragazzi hanno visitato le città dove Atlas è già una realtà, ma anche quelle dove non era ancora presente e hanno raccolto le testimonianze di tantissimi giovani con l’obiettivo di redigere un documento che raccolga tutte le problematiche e le idee che un giovane italiano incontra quotidianamente. L’obiettivo finale è quello di portare questo documento in parlamento per far sentire la voce di tutti noi ‘piccoli’ a tutti quei ‘grandi’ sulle poltrone. Fra i temi più caldi ci sono i diritti dei giovani, l’imprenditoria e i diritti delle donne. Per poter leggere il documento ufficiale dovremo ancora aspettare un po’, giusto il tempo di far sbobinare ai fondatori di Atlas un paio di centinaia di testimonianze. Quindi che dire amici, non ci resta che aspettare con trepidazione di vedere questo “Foglio della Gioventù” nell’aula di Montecitorio!