Quello che vedete è un video che racconta la situazione nella quale ieri sera versava il Principe Umberto di Savoia. Tutto ciò è frutto di un’occupazione mal pensata, male organizzata e mal gestita. Il risultato? Gente esterna all’Istituto che si riversa all’interno della struttura, con il solo obiettivo di far danni e creare il caos.La nube che si può vedere nel filmato ha praticamente riempito il Principe Umberto, rendendo anche impossibile la visione di ciò che c’è intorno. Ma la cosa più grave è che questa non è semplice polvere, ma ossido di carbonio, contenuto all’interno degli estintori. Ciò significa che, oltre al danno provocato alla scuola, la dispersione di tutto questo fumo tossico poteva essere pericoloso per gli stessi autori della bravata, senza contare che il livello di contaminazione si abbasserà solo dopo almeno (e ripetiamo almeno) due giorni di arieggiamento dello stabile, che rimarrà dunque ulteriormente inagibile.Ma perché far esplodere un estintore all’interno di una scuola come il Principe Umberto? Per goliardia, per ‘spacchiamento’ o per ‘spacinnamento’? Poco importa, ciò che è certo è che tutto ciò è il risultato del troppo fervore, della troppa irruenza e del poco ragionamento che chi ha deciso di occupare l’edificio ha messo.La speranza, perlomeno, è che questo episodio possa servire da lezione per il futuro e che faccia capire che una occupazione non è un momento di svago o di divertimento, ma una forma di protesta, la più estrema che gli studenti possano valutare di utilizzare, della quale non bisogna abusare. Cosa abbiamo ottenuto in fondo? Solo problemi ulteriori che si aggiungono alla mancanza di condizioni igieniche e strutturali adeguate e di dialogo con il dirigente già presenti in precedenza. Da studente del Principe Umberto dico che oggi abbiamo incassato la peggiore sconfitta possibile. Oggi abbiamo perso, tutti, e dobbiamo solo vergognarci.