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Università: il CRUS traccia le linee guida per la riapertura, l'Unict temporeggia (per ora)

2020-06-18 05:00

Sara Obici

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Università: il CRUS traccia le linee guida per la riapertura, l'Unict temporeggia (per ora)

Le Università Siciliane si preparano a riaprire. O quantomeno negli ultimi giorni ci sono stati dei segnali - per ora molto timidi - in tal senso.D

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Le Università Siciliane si preparano a riaprire.

O quantomeno negli ultimi giorni ci sono stati dei segnali - per ora molto timidi - in tal senso.Difatti nella giornata di Lunedì 15 giugno si è tenuta una riunione del CRUS - acronimo di 


Comitato Regionale delle Università Siciliane

- in cui si è discusso, tra i tanti argomenti, anche delle linee guida per una


corretta riapertura dei nostri atenei.

Dalle modalità delle sedute di laurea - distanze interpersonali, macherine e


un massimo di cinque parenti

- a quelle della ripresa delle lezioni - probabilmente


svolte ancora parzialmente tramite l'online

, dalle direttive per Laboratori e Tirocini, a quelle per gli esami di presenza - teoricamente


possibili già da luglio

; numerose sono state le indicazioni ventilate per un graduale


"ritorno alla normalità"

.Ma, nonostante le tante idee sollevate, ancora non c'è nulla di davvero ufficiale, almeno a Catania. Quando verranno applicate queste misure? A chi spetta deliberare?Come ci spiega Alessio Losi, rappresentanti degli studenti in seno al c.d.a di Unict: "


Dovranno essere i singoli atenei a rendere operative le linee guida discusse al CRUS

, a cambiarle o integrarle con altri provvedimenti"Ma per quanto riguarda le tempistiche? Pierpaolo Panebianco, Senatore Accademico dell'Università degli Studi di Catania ci spiega che:"L'Università di Palermo ha già fatto uscire le prime linee guida per la riapertura, mentre invece


a Catania nulla è stato ancora pubblicato ufficialmente.

Dopo la riunione che è avvenuta lunedì però, ci saranno sicuramente novità"."Già da alcuni giorni si ventila


la possibilità di un incontro tra il Magnifico Rettore e i vari Direttori di Dipartimento"

ci spiega Alessio, e anche secondo Pierpaolo: "siamo sicuri di avere delle risposte al più presto.Anche perchè


bisogna capire come avverranno gli esami di luglio

, dato che moltissimi studenti fuori sede non hanno rinnovato l'affitto di casa e non si trovano in una situazione comoda.Nonostante questo, non credo che ci siano disparità tra le università siciliane e quelle del resto d'Italia rispetto alle riaperture; alla fine tutti stiamo ritornando alla normalità, seppure lentamente e con


le dovute cautele"

E di ripartenza si parla anche nel comunicato stampa ufficiale di SÌAMO FUTURO CATANIA: "Ormai stiamo tornando alla normalità [...], fuori dai plessi universitari stanno riaprendo i negozi, i bar, i locali, gli uffici, le attività commerciali e imprenditoriali. Perché la sera si può andare in centro o al lungomare e la mattina non si può studiare in aula studio?".Un dubbio più che legittimo, e, anche se nella telefonata con Pierpaolo Panebianco siamo arrivati alla considerazione che comunque


queste sono attività molto differenti da poter equiparare

, d'altro canto sembra quasi irrazionale pensare a come si possa consentire un assembramento in una discoteca, e non permettere di


seguire una lezione con vari posti di distanza tra un collega e l'altro.

Però, come sottolinea anche Alessio Losi: "Nella nostra università comunque ci sono corsi già normalmente molto sovraffollati; e pensare di distanziare gli studenti che, già con il numero massimo di posti a disposizione hanno difficoltà a seguire, non è praticabile. Per questo si sta pensando di far ripartire anche il prossimo anno, almeno i corsi più numerosi, con la modalità online".Staremo a vedere,


in attesa di risposte ufficiali da parte dell'Università.