A fronte della "bomba" Covid-19 e alle immani difficoltà che le nostre comunità sono chiamate a fronteggiare, c'è luce in fondo al tunnel. Questa luce proviene dal motore dell'immediato domani, dalle scuole, dalle accademie, dalle università . Un mondo che si è impegnato fin da subito, con problematiche di ogni genere, ad adeguarsi all'emergenza in corso. L'anno accademico è stato prorogato fino al 15 giugno: l'annuncio del Ministro Gaetano Manfredi, ex rettore dell'Università degli Studi di Napoli, uno degli atenei più grandi del nostro Paese, con circa 75.000 studenti, arriva durante la settimana più dura, sia sotto il profilo nazionale che globale. Più di un milione di studenti, appartenenti alle università di tutto il Paese, stanno proseguendo regolarmente gli studi: si organizzano gli esami, gli appelli futuri, le lezioni online. Si festeggiano i primi dottori all'epoca del Coronavirus: corona d'alloro, tesi e pantofole, per una festa che permane tra le mura di casa, senza il rischio di contatti con il mondo esterno. Questo mondo silenzioso, però, non è fermo. Quasi sette milioni, invece, i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado che continuano a seguire i programmi, grazie agli sforzi immani dei docenti. Le tecnologie di cui disponiamo, per fortuna, riescono a tamponare ad una mancanza che si rende necessaria durante uno shock che non ha precedenti. Gli ostacoli, purtroppo, non mancano, ma l'impegno collettivo è lodevole. "Tutte le università stanno sviluppando corsi a distanza. Ogni giorno più di 600.000 studenti si collegano, nelle ultime due settimane sono stati svolti più di 20.000 esami e abbiamo proclamato più di 5000 nuovi dottori: nessuno studente verrà lasciato indietro" afferma il Ministro Manfredi a La7. "Gli studenti che rimangono a casa a studiare, i professori che si attrezzano con misure sempre nuove per far proseguire la condivisione del sapere, devono essere coscienti del gran lavoro che stanno facendo per il nostro Paese." commenta ancora il professore, ex Rettore dell'ateneo campano. Il mondo accademico non si arresta, e dona un bagliore di speranza, per i prossimi cittadini del domani.  Â