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Pierluigi Di Rosa

Sospensione affitti agli studenti fuori sede: I promotori dell’iniziativa si raccontano.

2020-03-27 06:00

Arcoria Antonio

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Sospensione affitti agli studenti fuori sede: I promotori dell’iniziativa si raccontano.

L’emergenza COVID-19 sta avendo un grosso impatto sull’equilibrio di diverse categorie. Tra chi si trova in difficoltà, in balia di sacrifici e

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L’emergenza COVID-19 sta avendo un grosso impatto sull’equilibrio di diverse categorie. Tra chi si trova in difficoltà, in balia di sacrifici e dubbi, non vi è solo la categoria dei lavoratori, ma anche quella degli studenti universitari, un po' trascurati dagli ultimi decreti.


In Italia sono migliaia gli studenti che svolgono i loro studi in altre regioni: 1 studente su 3 proviene dal Sud Italia o dalle Isole e frequenta l’università lontano dalla propria Regione.


Diverse iniziative sono state avviate nel territorio nazionale a supporto degli studenti.


[caption id="attachment_19299" align="alignleft" width="190"] Giovanni Feo[/caption]


Una di queste è stata proposta da un giovane studente dell’Università Luiss di Roma, Giovanni Feo, con il supporto di Emanuele Scigliano, Michele Caruso e Damiano Carchedirappresentati degli studenti presso Università degli studi di Catanzaro.


Attraverso Change.org, una piattaforma che permette di raccogliere firme on-line per sostenere delle petizioni, i giovani studenti si stanno mobilitando per chiedere ausili economici al governo per aiutare tutti gli studenti fuori sede che, per sopraggiunta impossibilità, sono tornati nelle regioni di residenza.


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Emanuele Scigliano[/caption]Così, noi di 


SudLife

, abbiamo deciso di conoscere meglio gli artefici di questa lodevole iniziativa e abbiamo realizzato un’intervista doppia a


Giovanni Feo

e


Emanuele Scigliano

, due dei promotori della petizione. 


Ciao ragazzi, grazie per esservi resi disponibili! Raccontateci un po' di voi.

Giovanni:

 


Eccoci qua, ciao a tutti, ringrazio la redazione di SudLife! Mi chiamo Giovanni, ho 22 anni e sono uno studente fuori sede di Volturara Irpina (Avellino) che studia a Roma alla Luiss. Dopo aver conseguito la laurea triennale attualmente sto facendo la magistrale in Menagement. Emanuele:

 Salve


 a tutti, ringrazio ancora Antonio e mi presento. Sono Emanuele Scigliano, ho 23 anni e sono uno studente fuori sede di Giurisprudenza presso l’UMG di Catanzaro dove, nel 2018, sono stato eletto Rappresentante in seno alla Consulta degli studenti. 

 


Giovanni, come vivi la capitale da studente fuorisede?

Giovani: Roma è una città bellissima. La Luiss la trovo una facoltà straordinaria. I problemi sono fondamentalmente relativi alle spese. I miei colleghi ed io, essendo cresciuti al sud, notiamo le differenze col vivere a Roma. Qualsiasi prodotto qui è più costoso. Parlando di affitti i prezzi variano da 450 fino a 700 euro per una sola stanza. Dipende dall’affittuario. Spesso e volentieri gli affittuari tendono a non venire incontro. A loro giustamente non importa delle nostre problematiche e tendono ad affittare anche appartamenti che presentano mobilia vecchia o non sono proprio curati.  

Emanuele, da quando sei appassionato di politica studentesca? Com'è nato quest'amore?

Emanuele:

 


Penso che fin da subito io abbia messo in campo, a supporto dei miei colleghi, azioni di sindacalismo universitario, che continuo a svolgere quotidianamente per affrontare quello che è il nostro percorso universitario attraverso la tutela e la garanzia dei nostri diritti. Sono entrato a far parte di una famiglia “Primavera Studentesca” con la quale condividevo e continuo a condividere battaglie e manifestazioni di ogni genere, sia all'interno del Campus che all'esterno.  Impronto da sempre la mia azione politica sull’essere utile alla collettività e soprattutto alla mia comunità, per non deludere chi ha creduto in me. 

 


Ragazzi, da studenti fuori sede, quali sono le problematiche che più vi affliggono in questo particolare momento storico?

Giovanni: Devo dire che la maggior parte di noi, che non provengono dalle zone rosse del nord, siamo riusciti a tornare a casa in tempo. In un periodo in cui era possibile farlo. La problematica più grossa che attualmente abbiamo è quella che ci ritroviamo delle spese da affrontare per degli affitti di abitazioni, che non possiamo utilizzare, per un'impossibilità che non dipende da noi e per la quale non possiamo fare nulla. I dati dicono che 570.00 studenti su 1,7 milioni sul territorio nazionale sono fuori sede. La maggior parte di questi fidatevi che son tornati a casa. Emanuele:

 


Quello che stiamo vivendo è un momento drammatico e molto delicato dove tutti quanti siamo chiamati a dare un contributo in base al contesto in cui operiamo. Fin da subito abbiamo riscontrato diverse problematiche e le molteplici difficoltà che le famiglie degli studenti fuori sede riscontravano e continuano a riscontrare in questa fase di emergenza, nella quale potrebbero non farcela a sostenere ulteriori spese, sono soprattutto quelle relative ai canoni di locazione delle case che ora non vengono utilizzate dagli studenti stessi che - per impossibilità sopravvenuta - sono dovuti rientrare nelle loro abitazioni e anche studenti costretti, per decreto emanato successivamente, a rimanere nelle case in affitto rassicurati dalla frase “non abbiamo alternative ma lo Stato c’è”.  

 


Quali sono le vostre proposte?

Giovanni: La mia proposta si basa fondamentalmente sui contratti di locazione. Emanuele, Damiano e Michele hanno pensato di ampliare la richiesta, includendo la sospensione dei crediti da raggiungere per ottenere le borse di studio e la sospensione del pagamento delle tasse universitarie. Emanuele:

 


Prima della petizione su Change.org abbiamo lanciato un appello, scrivendo una lettera aperta al Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, nella quale abbiamo illustrato, oltre al tema relativo la sospensione dei canoni di locazione, anche i temi relativi al calcolo dei requisiti per una "NoTax Area" e la proroga di acquisizione di CFU per le borse di studio. 

 


Com'è nata l'idea della petizione su Change.org?

Giovanni:

 


L’idea è frutto del malcontento generale degli studenti e al tempo stesso dalla voglia di fare e dare un contributo reale in una situazione particolare come questa.  Un giorno, mentre cercavo delle notizie sul web in merito ai contratti di locazione mi sono imbattuto nell’appello di Emanuele, Michele e Damiano. A quel punto mi sono reso conto che ne io come singolo, ne i tre ragazzi come rappresentanti avremmo mai concluso qualcosa. Così ci venne l’idea di creare una petizione da proporre a quanta più gente possibile. In questo modo il nostro appello non dovrebbe essere ignorato. Quando ho creato la petizione era sera, saranno state  le 23:00 circa, non vi nascondo che intorno alla mezzanotte era stata firmata da poche persone, ossia i miei amici più stretti. Poi pian piano si è diffusa la notizia, e ad oggi siamo più di 60.000. Emanuele:

 


Visto l’enorme successo riscontrato dal lancio dell’appello, molti ci hanno contattato chiedendoci come poter dare il loro contributo, da qui nasce il lancio della petizione, in modo da poter mettere al corrente tutti gli studenti e renderli partecipi, con spirito di corresponsabilità, di questo appello divenuto ora una vera e propria proposta.  

State già avendo i primi riscontri?

Giovanni:

 


I primi riscontri li ho notati quando in due giorni dalla creazione della petizione avevamo già raccolto 30.000 firme. Oggi siamo più di 60.000.  Sicuramente poi un altro dei riscontri fondamentali sono le mamme e i genitori che ci scrivono in tantissimi per avere informazioni e delucidazioni. O anche solo per contribuire alla nostra causa. Emanuele: Nell'attesa di risposte da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, il riscontro, il successo più grande che abbiamo ricevuto, è stato la creazione spontanea di una grande rete di studenti, rappresentanti e associazioni di tutta Italia che ha dato vita poi a “Movimento Primavera”, un network, appena nato, che funge come contenitore di idee e proposte che tutti gli studenti potranno mettere in campo per fronteggiare l’emergenza Covid-19.  

 


C’è un numero di firme da raggiungere? Cosa farete non appena raggiungerete le firme necessarie?

Giovanni: No, ma stiamo già provvedendo a mandare le firme già raccolte al Ministro Manfredi. 60.000 firme faranno molto di più di quattro singoli studenti. Emanuele:

 


Non abbiamo fissato un numero di firme necessarie ma stiamo provvedendo a far arrivare le oltre già 60.000 firme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché possa provvedere nel formulare ulteriori misure da inserire nel prossimo decreto, nell’interesse e tutela delle famiglie degli studenti e degli studenti stessi. 

 


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In questa drammatica situazione di emergenza sanitaria globale, la 


sospensione dei canoni di locazione a favore degli studenti

, per tutta la durata dell’emergenza, sarebbe un contributo non indifferente per tutte quelle famiglie che pagano spropositati affitti per far studiare i propri figli.Con l'auspicio che presto la situazione possa tornare alla


normalità.

Sperando che gli studenti possano tornare alle loro università e ad abitare gli appartamenti lasciati vuoti il prima possibile.