Questo è quello che provano a fare i ragazzi di , nuovo gestito da in collaborazioni coi in dei “ in mandingo (lingua dell’africa subsahariana occidentale) significa è concepito non come semplice brand, ma come punto d’incontro tra la cultura siciliana e quella africana.Il progetto “ ”, sostenuto dalla , è promosso dall’ in collaborazione con le istituzioni locali con l’ ospiti nel comune di Villarosa.Prevede la selezione di da inserire in un percorso di formazione professionalizzante per acquisire abilità artigianali.Al termine del percorso di formazione, si prevede di , attraverso l’apertura di alcuni punti vendita.I valori etici del Brand sono: Antimafia, accoglienza e supporto ai giovani del meridione. Possibile accomunare queste tre categorie?
Beteyà
brand di moda
giovani siciliani
migranti
beni confiscati alla mafia.“Beteyà
“bello e buono”
SUD – Arte & Design
Fondazione CON IL SUD
Associazione Don Bosco 2000
obiettivo di valorizzare il capitale umano e il patrimonio culturale dei giovani africani
20 giovani (siciliani e migranti)
avviare giovani alle attività di produzione e commercializzazione
Legalità, sostenibilità, eticità, integrazione e esclusività.
Ma tentiamo di conoscere meglio il progetto facendo qualche domanda a , store manager del negozio di Catania. "L’idea di Beteyà è nata per creare un progetto di sviluppo all’interno del nostro territorio e per sostenere la legalità e l’accoglienza nei beni confiscati alla mafia." "Significa “bello e buono” e sono le due parole chiavi che descrivono in maniera perfetta i nostri capi." "I migranti oggi purtroppo vengono visti come un problema dalla società e non come una risorsa. L’apertura di beteyà a Catania è stata soggetta a numerose critiche sul web dovute al fatto che fosse gestita da migranti che, secondo alcuni cittadini catanesi, avrebbero tolto lavoro ai siciliani. In verità il progetto mira all’integrazione fra migranti e siciliani a partire dalla creazione del visual, della produzione dei capi fino alla vendita. All’interno del punto vendita ad ora non abbiamo riscontrato clienti che non abbracciano la nostra mission.Tutti sono rimasti soddisfatti ed entusiasti per il lavoro che facciamo." "Eticità e moralità sono due dei punti cardini del nostro progetto. Chi acquista un capo Beteyà acquista un pacchetto di valori di legalità, eticità integrazione e sostenibilità." "L’idea di crearsi un futuro che per molti migranti e siciliani non è all’interno del territorio dove si nasce ma fuori.Un dato che vorrei sottolineare è che sonon più i siciliani che migrano dalla nostra terra, che gli africani che sbarcano all’interno del territorio italiano.Il vero problema non è il migrante che approda nelle nostre coste ma, che il giovane siciliano che, per trovare un futuro, è costretto ad andare fuori perché la Sicilia non dà le risorse adatte per creare sviluppo." "Fortunatamente in Italia c’è ancora molta gente che crede nei valori di legalità e integrazioni.Sono convinto che questo progetto, nell’arco di qualche anno, sarà conosciuto in gran parte dell'Europa e Africa.Ll’idea è quella di aprire entro il 2022 un punto vendita in una capitale africana." Queste le parole di Sella.In un mondo dove spesso , e in un , ahimè, . Il progetto di questi giovani siciliani e migranti ha un valore etico e morale, a mio parere, altissimo.D’altronde spesso i , proprio come i ragazzi africani, . Scappano via, da una terra che ha fatto piazza pulita dei loro sogni. Una . Dove spesso Vanno dove spesso proprio Lì i nostri giovani “ ” ai giovani locali, proprio Ecco perché a mio avviso il progetto Beteyà ha un valore così alto. https://www.youtube.com/watch?v=DCahbNKIOy4
Gabriele SellaCom'è nata l'idea di Beteya?
Perché la scelta del nome?
Al giorno d'oggi, dove i migranti non sono visti di buon occhio, come ha reagito la popolazione locale?
Quanto contano eticità e moralità nel progetto?
Cosa accomuna, a tuo parere i giovani siciliani coi giovani migranti?
Pensi che questa terra e i suoi abitanti siano ponti ad "accogliere" e condividere un progetto così moralmente bello ed ambizioso?
siamo spaventati da ciò che ci appare “diverso”
Sicilia dove spesso “legalità e eticità”
vengono a mancare
nostri giovani
sono costretti ad emigrare
terra malata e senza futuro
immoralità e corruzione la fanno da padrona.
al nord
diventano “terroni”
come diventano “negri” i migranti che arrivano qui.
rubano il lavoro
come da noi lo fanno i migranti. Non è forse vero che i nostri giovani ragazzi hanno qualcosa in comune coi giovani migranti?