Questo è quanto recita uno dei cartelloni di protesta che in questi giorni hanno "sfilato" per le strade di Augusta. Inizialmente si sperava in una partecipazione più massiccia, data l’importanza della problematica da tutti lamentata. , che ad Augusta, dal 25 ottobre non lascia tregua alla popolazione."La vedo nera! più nera dell'acqua che esce di nostri rubinetti"
Il sit-in di protesta ha registrato la partecipazione di alcune centinaia di persone.
I manifestanti erano determinati a esigere l’erogazione di un servizio di primaria importanza come quello dell’acqua potabile
“Come mai dopo oltre 45 giorni di acqua non potabile ancora non sono state programmate delle “affissioni” per avvertire tutti i cittadini, specie i più anziani che non usano i social, del rischio che comporta l’utilizzo dell’acqua della rete idrica del centro storico?Perché il comune non si sia dotato, anche temporaneamente, di autobotti per sostenere i privati cittadini e le attività commerciali del paese?Perché non vi è una comunicazione tempestiva degli aggiornamenti riguardante la vicenda, oltre alla necessaria pubblicazione dei risultati delle analisi?Quando avranno inizio i lavori e soprattutto quando è prevista la fine dei suddetti lavori e il ritorno alla normalità?”
Queste le parole di promotore dell’iniziativa, che ha parlato con un megafono agli augustani, esponendo i vari punti della situazione e ritenendo insoddisfacenti le risposte fornite dal amministrazione comunale in conferenza stampa.Il sindaco , in conferenza stampa, si è scusato con i cittadini per i disagi di questo mese e mezzo. Ha replicato anche alle critiche sottolineando che Stando alle parole del sindaco la potabilità ritornerà non appena sarà ultimato il collegamento con il pozzo privato “Tringali”.Sulla questione autobotti oltre alla Misericordia, attivata per le fasce più deboli e le categorie a rischio, , una per i residenti e una per i commercianti.Per quanto riguarda il problema della comunicazione verrà realizzato che verrà affisso nelle bacheche del centro e negli uffici comunali
Manuel Mangano
Cettina di Pietro
“l’assenza di batteri nell’acqua è stata confermata anche dalle analisi dei giorni scorsi quando c’è stato un picco di argilla al pozzo… Non ci sono mai stati batteri nell’acqua immessa nella rete idrica. Non c’è stato mai il pericolo di una epidemia e domani partiranno i lavori della condotta alternativa che si collegherà al pozzo privato di Tringali. E che porrà fine al problema idrico nell’attesa di fare i lavori definitivi al pozzo della villa”.
Il comandante dei vigli urbani ha noleggiato due autobotti
un manifesto con tutte le informazioni
per venire incontro a chi non usa i mezzi tecnologici.
Le parole del sindaco però non sono servite a placare gli animi. Per capire meglio le dinamiche della vicenda, abbiamo realizzato una piccola intervista a Manuel Mangano, l'organizzatore del sit-in di protesta I motivi che mi hanno spinto ad organizzare il sit-in sono conseguenziali al fatto che i cittadini del centro storico, dopo più di cinquanta giorni, non avevano ancora delle risposte riguardo la questione idrica. Nonostante l’amministrazione abbia organizzato una conferenza stampa per analizzare meglio la situazione, rimanevano però ancora tantissimi dubbi riguardo la vicenda. Infatti abbiamo posto all'amministrazione alcune delle domande durante l’incontro nel salone Rocco Chinnici del comune.Da lì le risposte sono arrivate. Alcune anche poco gradevoli, come questione delle tasse che, stando alle parole sindaco, al nord vengono pagate mentre qui no. Ma tutto ciò non giustifica il fatto che il comune è rimasto oltre 50 giorni senza acqua potabile. Solo oggi, fortunatamente, sono arrivate delle autobotti a rifornire la città di acqua potabile. Acqua che non è usufruibile per tutti i cittadini, perché non tutti hanno i serbatoi. Nonostante tutta la vicenda, la situazione permane. Le autobotti non bastano, e non riescono a garantire al meglio l’approviggionamento idrico. Nonostante siano cominciati i lavori di allaccio del pozzo privato Tringali, non viene data la massima priorità a questo tipo di lavori. La gente lamenta che molti operai vanno via nel pomeriggio, in alcuni giorni, spesso festivi non si lavora affatto. E Questo, data l’urgenza e l’importanza della problematica da affrontare, è assurdo. La problematica è giustamente sulla bocca di tutti perché il comune vive una vera e propria emergenza. In piazza, seppur in maniera non massiccia, la gente ha manifestato anche in maniera abbastanza animata e questo è stato un bel segnale per il comune. Considerando il clima avverso della giornata molto ventosa. Considerando l’orario della manifestazione, ossia le 9:30 di un giorno feriale, orario in cui molta gente era a lavoro. Però sono arrivati anche tantissimi messaggi di appoggio da parte di gente che ahimè non ha potuto partecipare. [gallery link="file" size="medium" columns="2" ids="17039,17030,17037,17038,17033,17035,17034,17029,17031,17032"]
Tanta l’agitazione della popolazione che è ormai stanca di dover lottare con problemi di origine ambientale di ogni tipo.Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad organizzare questo sit-in di protesta?
Quali sono le condizioni in cui si trova attualmente il comune di Augusta?
Perché ad Augusta il problema è sulla bocca di tutti, ma alla fine a manifestare vi erano poche centinaia di cittadini?