Sono le 15:15 del 19 agosto. Il cielo di São Paulo è plumbeo, in pieno giorno. [gallery ids="14585,14586,14588,14587"]Come quella nube che copre il sole, il tema del disastro ambientale se ne sta così, sospeso nell'aria. Preoccupazione di nessuno sulla bocca di tutti.Brucia il polmone del mondo. .Non soddisfatta porta con se le fiamme della Siberia, i mari dell'Antartide e quel che ne resta delle rispettive faune.Due voci intervengono sulla catastrofe, sono entrambi cittadini brasiliani ma la voce di uno ha più risonanza dell'altra.La prima ha un nome: , Presidente della Repubblica federale di Brasile.
Brucia la Foresta Amazzonica
Jair Bolsonaro
«Mi chiamavano (in riferimento al disboscamento intensivo degli ultimi anni) adesso sono diventato il » afferma il leader conservatore con aspro sarcasmo.La seconda è una donna, frettolosamente ripresa con uno smartphone in una manciata di secondi. La donna non ha nome, la voce rotta dalla disperazione del suo appello è l'unico segno distintivo:https://youtu.be/QDR7YcC3xZkNotorietà e anonimato. Sarcasmo e disperazione. Due volti della stessa catastrofe. La ricerca del colpevole diventa uno scarica barile senza fine.«È una crisi internazionale. Il presidente in carica deve prendere provvedimenti al più presto» arriva così, dall'alto del suo esemplare comportamento in materia ambientalista, la lungimirante la risposta dall' che interviene in modo incisivo lanciando È colpa delle che appiccano roghi per rivendicare il taglio dei finanziamenti!» punta il dito e prosegue facendo notare come gli appelli dell'Europa stiano strumentalizzando una questione brasiliana per pura propaganda politica conclude il Presidente.Le vittime diventano i carnefici e i carnefici si redimono in calcio d'angolo.L'aria che respiro dipende da un uomo e chi lo critica, dal suo canto, lo fa per pianificare le prossime tornate elettorali.Quando tutto è il contrario di tutto l'unica certezza è l'abitudine. La malsana abitudine al brutto per noi che, impotenti, siamo spettatori di un mondo che ci è sfuggito di mano.
Capitan Motosega
Nerone dell'Amazzonia
un'indigena''Mors tua vita mea''
Europa
l'hashtag
#PrayForAmazon. «
ONG
Bolsonaro
«L'Amazzonia appartiene al Brasile, è una questione interna al nostro Paese»