
Le elezioni universitarie si sono concluse solo due giorni fa, ma i risultati è come se fossero già storia . Da timide ipotesi si sono trasformati in realtà inequivocabili: uno schiaffo per chi ha perso, una gioia per chi ha vinto. Indipendentemente da come è andata tutti i protagonisti sembrano comunque pronti a lasciarsi il passato alle spalle. Ma procediamo con ordine, e analizziamo i fatti. In questo clima è naturale che, così come avviene tra più iene che si contendono una singola preda, si sia creata parecchia tensione tra i vari candidati, e sono scattati diverbi e risse, così come abbiamo avuto modo di ascoltare dalle testimonianze audio. Ma come è stata possibile una situazione del genere? E per lo più così estesa? Per cercare di capirlo di ignorare del tutto la motivazione per la quale erano autorizzati a stare in prossimità dei seggi, e abbiano cercato , più o meno marcata, (e lascia ampio spazio a falle di questo tipo), Purtroppo però siamo venuti a conoscenza di una verità che rimette tutto in discussione, dall’esito fino al senso stesso della tornata elettorale, rendendo di fatto tutti perdenti. Difatti le elezioni in tutto l’ateneo si sono in realtà svolte in un clima di tensione e pressione sociale davvero inaccettabili.
Moltissimi studenti ci hanno riferito, anche tramite i messaggi vocali che vi lasciamo da ascoltare come ulteriore conferma, che il clima in prossimità dei seggi elettorali è stato davvero insostenibile, e tutto ciò per colpa di alcuni esponenti direttamente connessi alle liste candidate.
analizziamo il regolamento di facoltà: viene specificato che i rappresentanti di lista possono assistere alle elezioni, ma con lo scopo di osservare e vigilare per un corretto svolgimento delle operazioni di voto.Invece pare che vari esponenti delle liste abbiano deciso
di sfruttare questa opportunità per tentare di farsi votare in maniera disonesta e molesta, esercitando notevole pressione sociale, e creando confusione, file e tensione del tutto inaccettabili.A parte la violazione
di un regolamento che di certo non è perfetto
il fatto è già grave di suo in maniera concettuale. C’è chi ha la sensibilità e il buonsenso di capire tutto ciò, e chi invece appresa la notizia ci scrive:


Questo è un tipico esempio di quella mentalità semplicistica e rassegnata che accetta per buono qualsiasi cosa faccia ormai parte della "normalità", per quanto sbagliata possa essere. Fino a quando persisteranno idee di questo tipo sarà veramente difficile intravedere un vero successo elettorale, da parte di chiunque.