Testata registrata al tribunale di Catania

info@sudlife.it   |   Tel: +39 339 7008876

logo-sudlife

ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI:

 

redazione@sudlife.it
direttore@sudlife.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

SudLIFE:

 

Edito da: Sudpress S.r.l. C.da Giancata s.n., Zona Industriale – 95128 Catania

logo-sudlife

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Cellulari vietati anche alle superiori: Valditara annuncia una stretta, ma davvero influiscono sul rendimento?Regali e inviti di fine anno ai docenti: ai ragazzi piace farli o si sentono costretti?Austria sotto choc: bullismo e possesso di armi tra le cause della strage di ieri nella scuola di GrazQuorum non raggiunto: il referendum è stata un’occasione persa per il futuro delle nuove generazioniEsami di Maturità: dal prossimo anno si cambia? Ecco l’idea di ValditaraFinita la scuola…ma non per tutti. Oltre un milione gli studenti impegnati quest’anno con gli esami

Coordinatore di Redazione

Valerio Saitta

Regali e inviti di fine anno ai docenti: ai ragazzi piace farli o si sentono costretti?

2025-06-12 06:00

Valerio Saitta

Apertura, Scuola,

Regali e inviti di fine anno ai docenti: ai ragazzi piace farli o si sentono costretti?

Con la fine dell’anno scolastico riesplode anche la vecchia polemica sui regali agli insegnanti. Noi di Sudlife abbiamo parlato con gli studenti delle

result_fotor-ai-20250605194027.jpeg

Con la fine dell’anno scolastico riesplode anche la vecchia polemica sui regali agli insegnanti. Noi di Sudlife abbiamo parlato con gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Catania e provincia e abbiamo riportato delle tendenze interessanti. Per prima cosa diciamo che ai ragazzi piace fare regali. Soprattutto nella fascia più giovane (quella dagli 11 ai 14 anni) il valore dei soldi è percepito in maniera diversa rispetto alle persone di età avanzata. Ecco che quindi quando andavamo a chiedere ad un ragazzo delle scuole medie se aveva il piacere di fare dei regali di fine anno ai docenti, la risposta per la maggior parte era “si”. Forse più per l’idea del donare qualcosa agli altri, mostrare la propria generosità, che per il pensiero in sé di fare un gesto carino verso un docente. Per i ragazzini di scuola media infatti far vedere agli altri di essere buoni e generosi è importante, si sentono più apprezzati e ben visti.

 

Diverso invece è il discorso per gli alunni delle scuole superiori. Sebbene la metà di loro si sia dimostrata comunque favorevole a fare un regalo ai docenti, l’altra metà si è divisa tra chi preferiva fare un regalo “solo ai docenti che gli stanno più simpatici” e chi invece ad un dono materiale preferiva passare del tempo con loro fuori dalla scuola offrendogli una pizza o altro nella classica cena di classe di fine anno.

 

In ogni caso, sia che siano ragazzini delle medie che ragazzi delle superiori, dato che nessuna di queste categorie percepisce uno stipendio, sono le famiglie che pagano gli eventuali regali e le eventuali cene. Ed ecco che la questione diventa spesso al centro di discussioni ogni volta che un anno scolastico si avvicina alla conclusione. Alcuni genitori preferiscono fare un pensiero ai docenti solo al termine di un ciclo scolastico, come la fine della scuola primaria o delle medie, mentre altri si trovano ogni anno a dover affrontare questa spesa, che talvolta si aggiunge anche alla cena finale.

Ma qual è la posizione della legge sui regali di fine anno?
Il D.P.R. 62/2013, noto come “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, stabilisce che i funzionari pubblici non possono ricevere “regali, compensi o altre utilità” che superino il valore di circa 150 euro. Sono previste eccezioni, come i regali “d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia”.
Chi viola questa norma può essere soggetto a sanzioni, tra cui multe o sospensione dal servizio. Nei casi più gravi, può anche essere previsto il licenziamento.
Dunque i regali sono ammessi, ma nei limiti.

Tra le ultime tendenze, una che ci fa particolarmente piacere esporre è quella dei “piccoli pensieri a costo zero”. In pratica alcuni studenti quest’anno hanno dichiarato di aver preparato per il proprio docente preferito un regalo personalizzato creato da sé. I più comuni sono una lettera, una frase, un cartellone, un disegno o anche una piccola composizione realizzata con la carta o altro materiale. Sono pensierini creati più che altro dalle ragazze che dai ragazzi e che nella loro semplicità risultano essere molto apprezzati dagli insegnanti. 
Sono comuni anche per le professoresse i mazzi di fiori (regalati soprattutto a quelle se vanno in pensione). 

Insomma, che le famiglie siano d’accordo o meno, dalle risposte che ci hanno dato notiamo che le nuove generazioni non si sentono costrette a donare qualcosa ai propri insegnanti a fine anno. E gli fa piacere anche fare le cene di classe, a prescindere da quanto si spenda. Ma notiamo anche che si sta sviluppando una tendenza alla “personalizzazione” del regalo, segno che ai ragazzi fa piacere regalare qualcosa di diverso dal comune, non fare un classico pensiero standardizzato.