
Si alla vacanza ma…pagando a rate. Si è da poco concluso un altro ennesimo ponte, con la scuola chiusa dal 1° al 4 Maggio e diversi italiani che ne hanno approfittato per prendersi un giorno di permesso per partire con la famiglia. Quest’anno i ponti sono stati tanti nonostante le incertezze economiche gli italiani non anno rinunciato a concedersi qualche giorno di relax e svago.
La novità è però non tanto il fatto se siano aumentati o meno gli italiani che vanno in vacanza, ma come essi pagano le spese per andarci. Secondo un’analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it, le richieste di prestiti personali destinate a coprire le spese per viaggi e vacanze sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo una cifra superiore ai 100 milioni di euro erogati nel solo primo trimestre.
Un dato particolarmente interessante riguarda l’età dei richiedenti: quasi una richiesta su tre proviene da persone under 30, a dimostrazione che sono soprattutto i giovani a rivolgersi al credito al consumo per permettersi qualche giorno di relax. L’età media di chi ha presentato domanda per questa tipologia di prestito nei primi tre mesi del 2025 si aggira intorno ai 37 anni, molto inferiore rispetto alla media nazionale di 43 anni per le richieste di finanziamento in generale. Nel periodo tra gennaio e marzo 2025, l’importo medio richiesto per finanziare le vacanze si attestava a 5.719 euro.
Sono emerse anche interessanti differenze tra i generi: il 72% delle richieste proviene da uomini, che mediamente chiedono prestiti di circa 5.909 euro, ovvero il 13% in più rispetto alle donne.
Cosa ci dicono questi dati?
Sicuramente fanno riflettere sulla grande voglia dei ragazzi di conoscere, divertirsi, scoprire. Probabilmente gli anni di chiusura e spostamenti limitati a causa pandemia hanno influito, visto che gli under si sono visti “togliere delle esperienze” negli anni probabilmente migliori della loro vita.
Una teoria abbastanza interessante che vogliamo riportare è quella di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani). E la riportiamo perché, se fosse così come dice lui, ci troviamo di fronte ad un nuovo tipo di turismo, quello che segue le “regole dei social” più che la voglia di divertirsi o acculturarsi.
Secondo Sileoni infatti mentre molte famiglie si indebitano per conservare lo stesso stile di vita, altre sono spinte da pressioni sociali accentuate dai social network: “Alcune persone si indebitano per mantenere un’immagine sociale, specialmente sui social: si parla di ‘effetto Instagram’ che incoraggia a mostrare viaggi e avventure”.
Tuttavia il segretario mette in guardia dai rischi: “I prestiti e i mutui sono strumenti importanti, ma prima di richiederli è fondamentale fare bene i conti e consultare esperti bancari. Bisogna essere cauti perché il benessere percepito oggi può trasformarsi in un peso domani, a causa di possibili rischi legati a un eccessivo indebitamento“. Un avvertimento importante, considerando che i prestiti personali per le vacanze rappresentano una parte dei 114 miliardi di euro di finanziamenti (esclusi mutui e credito finalizzato) concessi dalle banche alle famiglie italiane, con tassi medi che, seppur in diminuzione, si attestano ancora intorno all’8%. Insomma, con l’arrivo della stagione estiva, è prevedibile un ulteriore incremento di queste richieste di finanziamento.