Oggi 22 Aprile si celebra come ogni anno la Giornata Mondiale della Terra, che quest’anno giunge alla 55° edizione. Nata nel 1970 da un’idea del senatore statunitense Gaylord Nelson, rappresenta un importante appuntamento per sensibilizzare le nuove generazioni e gli adulti all’importanza della tutela ambientale e della lotta al cambiamento climatico.
Tema della Giornata Mondiale della Terra di quest’anno è “Il Nostro Potere, Il Nostro Pianeta”. Le iniziative in particolare si concentreranno per la maggior parte su come promuovere scelte e strategie per un futuro più sostenibile, come ridurre lo spreco di acqua, come inquinare meno usando mezzi alternativi all’auto, la riduzione del consumo di carne e pesce, il riciclo, la raccolta differenziata e il risparmio dell’energia elettrica.
La ricorrenza nel corso degli anni ha negli anni acquisito grande risalto a livello internazionale (anche a causa dell’aumento di fenomeni climatici estremi) e oggi viene celebrata in 193 Paesi, tra cui l’Italia, che per l’occasione riempie di eventi nelle scuole e vari siti comunali che hanno lo scopo di sensibilizzare al rispetto per l’ambiente e alla sostenibilità.
In Sicilia in particolare una manifestazione che segnaliamo è l’Earth Day a Cefalù, che fino al 27 aprile proporrà ai visitatori una sei giorni all'insegna della natura, dello sport, dell'arte, dello svago e dell'intrattenimento per i più piccoli, con l'inaugurazione della scultura "Terra”.
Le iniziative non si sono limitate a questa settimana. Già dal 10 al 13 Aprile si è svolta nella Villa Borghese di Roma è stato allestito il tradizionale “Villaggio per la Terra” con centinaia di ragazzi che sono stati coinvolti in attività riguardanti la natura e la biodiversità, laboratori di arte e attività di sport all’aria aperta.
Ma cosa ne pensano i giovani della tutela dell’ambiente?
Secondo un sondaggio effettuato Eurobarometro su iniziativa del parlamento UE i giovani dell'Unione Europea considerino la protezione dell'ambiente una delle principali priorità per le politiche pubbliche future. Rispondendo alla domanda su quali problematiche siano più urgenti, al primo posto a livello europeo si trova la lotta contro la povertà e l'ineguaglianza (43% degli intervistati). Al secondo posto, figura la lotta contro il cambiamento climatico e la salvaguardia ambientale, con il 39% dei partecipanti che la considera tra le tre priorità principali.
L'indagine si basa su un campione di 18.156 giovani provenienti dai 27 stati membri. Gli intervistati potevano fornire fino a tre risposte.
È interessante notare come questa percentuale sia sistematicamente superiore rispetto a quella riscontrata tra gli adulti, in tutte le indagini effettuate sia prima che dopo l'emergenza Covid-19. A differenza delle persone di età superiore ai 30 anni, i giovani europei attribuiscono una maggiore importanza al cambiamento climatico rispetto alla situazione delle finanze pubbliche degli stati membri dell'UE e all'immigrazione.
In questo scenario si colloca la peculiarità dei giovani italiani. Quasi la metà di loro (44%), una percentuale superiore alla media dei loro coetanei nell'Unione Europea (39%), considera fondamentale la salvaguardia dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici come una delle principali priorità. Questo si colloca a pari merito con la lotta contro la povertà (anch'essa al 44%) e risulta inferiore solo alla disoccupazione, ritenuta prioritaria dal 53% dei giovani italiani rispetto al 37% dei coetanei europei.
Ma come si è evoluta nel tempo la partecipazione dei giovani ai temi ambientali nel nostro paese?
La partecipazione giovanile in materia ambientale in Italia, come riportato nel documento "Giovani e comunità", ha mostrato un aumento negli ultimi anni. Questo è avvenuto in concomitanza con una crescente consapevolezza riguardo a queste questioni.
A conferma di ciò, si registra un incremento della partecipazione e adesione a organizzazioni ecologiche, per i diritti civili e per la pace. Tra il 2017 e il 2020, la percentuale di giovani attivi in queste attività è aumentata in modo significativo. Nella fascia di età 18-19 anni, in particolare, si è registrato un incremento di 2,5 punti, passando dall'1,9% al 4,4%.
Ritorna a crescere la partecipazione giovanile nelle associazioni per l'ambiente e i diritti. Percentuale di giovani che negli ultimi 12 mesi hanno preso parte a incontri in associazioni ecologiche, per i diritti civili e per la pace (2005-2020).