Come spiegare la Shoah ai più giovani?
L’uso delle immagini come sappiamo può essere per i ragazzi maggiormente efficace rispetto alle parole o alla lettura di un libro di storia.
Con l’avvicinarsi della Giornata della memoria, noi di Sudpress abbiamo selezionato una lista di 7 film, tra quelli che si adattano maggiormente ai gusti dei nativi digitali, per spiegare questo tema. Ricordare la memoria non significa solo preservare la storia di un evento, ma anche interiorizzarne il valore e attualizzarne l'insegnamento. Trasmettere la conoscenza della Shoah rappresenta una delle principali sfide per le società contemporanee.
Ecco la nostra selezione dei 7 film da vedere per il Giorno della Memoria:
La Vita è Bella (1997): Questo capolavoro di Roberto Benigni è un punto di riferimento del cinema italiano e può essere visto anche da un pubblico giovane. I più piccoli possono vivere la storia attraverso gli occhi di Giosué, un bambino di cinque anni costretto a vivere nel campo di Auschwitz dopo la deportazione della sua famiglia. Papà Guido cerca di proteggerlo facendogli credere di essere in un grande gioco. Una narrazione commovente, che mostra la dura realtà dei campi di sterminio con una visione fiabesca. "La Vita è Bella" ha vinto tre premi Oscar, un premio al Festival di Cannes e numerosi altri riconoscimenti.
Il bambino con il pigiama a righe (2008): Un film che è diventato un classico nel panorama delle pellicole dedicate alla Shoah. Bruno è un bambino berlinese di otto anni che si trasferisce con la famiglia per seguire il padre, un ufficiale delle SS. Scopre che il padre è il responsabile di un campo di concentramento vicino alla loro casa. Incuriosito, Bruno incontra Shmuel, un bambino che vive nel campo. Ignari della situazione, i due diventano amici, ma tra loro c'è un filo spinato che li separa.
"Un sacchetto di biglie" (2017): è un film del 1917 basato sull'omonimo romanzo di Joseph Joffo, già adattato in un film nel 1975. La trama si svolge durante l'occupazione nazista in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale. La storia segue due fratelli ebrei, Joseph e Maurice, costretti a fuggire da Parigi e attraversare la Francia per raggiungere la zona libera, cercando di evitare l'arresto da parte dei nazisti. Per sfuggire alla persecuzione, i ragazzi decidono di nascondere la loro identità e intraprendere un pericoloso viaggio attraverso il paese.
Jona che visse nella balena (1993): Tratto dall'autobiografia di Jona Oberski, "Anni d’infanzia", questo film racconta la vita di un bambino deportato in un campo di concentramento. Jona ha solo sei anni quando viene separato dal padre e vive con la madre in condizioni disumane. La sua storia è segnata da freddo e fame fino alla fine della guerra. Nonostante il finale tragico, può essere visto anche dai bambini se supportato da un adulto.
"Il viaggio di Fanny" (2016): Diretto da Lola Doillon questo film è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Narra le avventure di una giovane ebrea di tredici anni, Fanny, interpretata da Léonie Souchaud. Costretta a lasciare Parigi con un gruppo di otto bambini per sfuggire alla persecuzione nazista, Fanny assume il ruolo di guida. La ragazza guida il gruppo attraverso la Francia occupata, cercando rifugio e sicurezza in Svizzera. Durante il loro cammino affrontano numerosi ostacoli e sfide, ma Fanny dimostra un coraggio e una determinazione straordinari nel proteggere i più piccoli. Un film che si ispira a eventi reali e offre un ritratto toccante della resilienza infantile nei periodi più bui della storia.
Il diario di Anna Frank (1959): Questo film diretto da George Stevens, sebbene sia molto antico, è ancora oggi apprezzato dai giovani. È ovviamente basato sull'adattamento teatrale del noto diario di Anna Frank, che racconta la vita della giovane ebrea in clandestinità ad Amsterdam. La pellicola si conclude con l'ultima annotazione dell’1 agosto 1944, prima dell'arresto e della deportazione della sua famiglia. Anna Frank morì nel 1945 nel campo di concentramento di Bergen-Belsen e il film, realizzato a soli 14 anni dalla morte della protagonista, ha partecipato al Festival di Cannes e ha vinto tre premi Oscar.
La stella di Andra e Tati (2018): l’ultimo film che vi consigliamo da far vedere è in realtà un cartone. Il primo riguardante il tema della Shoah mai realizzato in Europa. Interamente prodotto in Italia, narra la vera storia delle sorelle Bucci, Andra e Tatiana, deportate ad Auschwitz nel 1944 e scampate all'immediata esecuzione poiché scambiate per gemelle, ritenute quindi adatte per futuri esperimenti del Dottor Morte, Joseph Mengele. Il cartone, sostenuto dal MIUR e realizzato in collaborazione con RAI e Larcadart, è disponibile anche su RaiPlay.