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Valerio Saitta

Riorganizzazione delle scuole: approvato dal CdM il primo decreto dell'anno. Valditara: “Vantaggi per le reg

2025-01-17 11:20

Valerio Saitta

Apertura, Scuola,

Riorganizzazione delle scuole: approvato dal CdM il primo decreto dell'anno. Valditara: “Vantaggi per le regioni che adottano subito la delibera”.

Riguarda la scuola la prima legge ufficiale del 2025: il decreto legge n. 1, intitolato “Misure urgenti per la riorganizzazione del sistema educativo”

Riguarda la scuola la prima legge ufficiale del 2025: il decreto legge n. 1, intitolato “Misure urgenti per la riorganizzazione del sistema educativo”. Approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio e dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, ossia entro la metà di marzo. 


Un decreto che arriva considerata la necessità di prevedere disposizioni chiare per consentire alle famiglie di procedere con le domande di iscrizione per i propri figli (che vanno fatte entro questo mese di gennaio).

 

Cosa prevede la norma?

In linea generale si prevedono diverse misure agevolative a sostegno delle scuole che entro lo scorso 30 dicembre hanno effettuato il dimensionamento.
Esse potranno avranno la possibilità di istituire classi anche senza il requisito del numero minimo di studenti. Un modo per “salvare” quindi alcune scuole a rischio chiusura a causa della diminuzione del numero dei ragazzi, anche istituendo classi in aree interne, montane, isolate o con elevati tassi di abbandono scolastico. 


Altre misure sono la salvaguardia dell’organico ATA per l’anno scolastico 2025/26 e la nomina di un docente con funzioni vicarie del dirigente scolastico nei plessi accorpati.
A questo scopo, sono stati stanziati per il 2025 fondi per un ammontare complessivo di 3.597.000 euro, per l’anno prossimo di e 5.395.000 euro.


Sempre secondo il decreto le regioni che non hanno ancora avviato la ristrutturazione della rete scolastica per l'anno scolastico 2025/2026 potranno adottare la delibera entro dieci giorni dall'entrata in vigore del decreto (ossia entro il 27 gennaio prossimo). 
Per queste regioni, nel prossimo anno scolastico sarà possibile attivare un numero supplementare di autonomie scolastiche, fino a un massimo del 2,99% rispetto al numero di posti per dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi già stabilito.


Secondo il piano attuale diminuiranno i numeri relativi a dirigenti scolastici e Dsga:

7.936 unità nel 2023-2024;
7.461 unità nel 2024-2025 (taglio di 475);
7.401 unità nel 2025-2026 (taglio di 60);
7.309 unità nel 2026-2027 (taglio di 92).

Queste le parole del Ministro Valditara interpellato riguardo questa legge: "Con le misure odierne offriamo alle regioni che dimensionano condizioni di maggior favore nella realizzazione del servizio. Nessun plesso verrà chiuso, ma vi sarà una scuola meglio organizzata e più vicina agli studenti”. Il Ministro ha poi ricordato il parere della Corte Costituzionale, che ha respinto il ricorso della Regione Puglia, confermando l’obbligo del dimensionamento entro la fine dell’anno. ““Il dimensionamento scolastico è un target europeo. Entro la fine di quest’anno il dimensionamento dovrà essere fatto da tutti come ha evidenziato la Corte Costituzionale”.