Vi avevamo già parlato in questo articolo (https://www.sudlife.it/blog-detail/post/255664/febbre-autunnale-tra-i-ragazzi-pu%C3%B2-arrivare-dalle-scuole) del fatto che in Italia, ed in particolare in Sicilia, non tutte le scuole dispongono di un sistema di riscaldamento adeguato. Volendo essere onesti, la situazione non è del tutto negativa, ma secondo uno studio effettuato dalla fondazione Openpolis e dall'impresa sociale Con i Bambini intitolato "La qualità dell’ambiente scolastico e il riscaldamento a scuola", alcune Regioni sono decisamente in ritardo rispetto ad altre.
La ricerca è stata fatta analizzando oltre 40mila edifici scolastici statali presenti nel 2022/23, ma il resoconto è stato pubblicato soltanto in questi giorni, quindi potrebbero esserci delle variazioni. L’obiettivo probabilmente è stato quello di enfatizzare che, per garantire un'istruzione di qualità, non sono sufficienti solo insegnanti competenti, strutture adeguate e tecnologia moderna, ma è fondamentale anche disporre di "un ambiente scolastico confortevole", che rappresenta un requisito essenziale per un'offerta didattica di alto livello.
Come spesso accade con report di questo tipo, la prima osservazione riguarda il divario tra Nord e Sud, sebbene ci siano alcune eccezioni. Quello che emerge è che in Italia, circa il 90% degli istituti ha la presenza dell’impianto di riscaldamento, ma che ci sono ampie differenze sul territorio nazionale. Il Piemonte è la regione che ne dispone di più (98,5%). Seguono, con oltre il 95%, Veneto, Liguria, Marche, Lombardia, Valle d’Aosta.
Al contrario, le Regioni con le percentuali più basse sono Friuli-Venezia Giulia (81,1%), Calabria (69,8%) e Campania (ultima con il 66,1%). La Sicilia si colloca al quartultimo posto, a parimerito con l’Emilia Romagna (83,5%), subito poco dopo il Lazio (85%).
Da notare due aspetti: il primo, non proprio sorprendente, è che le regioni ai primi posti della classifica si trovano al Nord, il secondo è che tra la prima regione e l’ultima c’è una differenza notevole (il 32%).
Ponendo l’attenzione sulla nostra regione possiamo affermare che la Sicilia non si trova in una situazione drammatica, ma neppure in una condizione ottimale. È collocata infatti nella parte bassa della classifica, ben al di sotto della media nazionale, ma con una percentuale di scuole riscaldate che appare comunque rispettabile, soprattutto se confrontata con le due regioni che precedono.
Tuttavia, un’ulteriore sorpresa – emersa da un’analisi più approfondita dei dati, grazie alle tabelle comunali realizzate da Openpolis – è che le performance peggiori non provengono dai comuni dell’entroterra o delle aree più isolate, bensì dai capoluoghi di provincia, sebbene ci siano delle eccezioni.
Ad esempio, Trapani ha 54 scuole pubbliche, delle quali solo 30 sono dotate di riscaldamento (55,6%), mentre 20 non ne hanno, e per quattro istituti non sono disponibili i dati. Trapani risulta quindi l'ultima in questa classifica tra le città capoluogo siciliane. Al secondo posto c'è Ragusa, con 46 scuole statali, di cui 32 con impianto di riscaldamento (69,6%), una senza e 13 senza dati. Terzultima è Siracusa, con 59 scuole, di cui 43 con riscaldamento (72,9%), una senza e 15 senza dati.
Messina è la prima città capoluogo di provincia a superare l’80%: ha 128 scuole, di cui 106 dotate di riscaldamento (82,8%), 21 senza e per una non ci sono dati. Catania segue con 177 scuole pubbliche, di cui 148 con impianto di riscaldamento (83,6%), 6 senza e 23 senza dati. Palermo ha 330 scuole statali, di cui 285 con riscaldamento (86,4%), 28 senza e 17 senza dati. Al primo posto, Caltanissetta: 44 scuole, 41 con impianto di riscaldamento (93,2%), una senza e due senza dati. Secondo posto per Agrigento: 47 scuole, di cui 45 con riscaldamento (95,7%) e due senza. Infine, Enna: 24 scuole pubbliche, 23 con riscaldamento (95,8%) e una senza dato disponibile.
Tra i Comuni siciliani non capoluogo di provincia, spiccano negativamente i dati di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, con sette scuole pubbliche, di cui una con riscaldamento (14,3%) e sei senza dati; Erice, in provincia di Trapani, ha 24 scuole statali, di cui cinque con riscaldamento (20,8%), due senza e sette senza dati; Misiliscemi, nel trapanese, con otto scuole tutte senza impianti di riscaldamento, ha quindi lo 0%. Anche Monreale, in provincia di Palermo, presenta numeri preoccupanti: 29 scuole, di cui 13 con riscaldamento (44,8%) e 16 senza dati; Augusta, nel Siracusano, ha 16 scuole statali, di cui sei con riscaldamento (37,5%), una senza e nove senza dati; Melilli, sempre in provincia di Siracusa, con 12 scuole pubbliche e dati non disponibili per nessuna di esse (0%); Rosolini, nella stessa provincia, ha 18 scuole, di cui tre con riscaldamento (16,7%) e quindici senza dati.