Torniamo a parlare di scuola, perché dopo avervi illustrato negli scorsi giorni le novità della commissione Valditara in merito ai voti scolastici, oggi sono emerse anche altre proposte da inserire nella riforma.
Vediamole nel dettaglio:
Scuola primaria.
Fino ad ora, i programmi scolastici iniziavano effettivamente dalla terza elementare, poiché i primi due anni erano dedicati all'apprendimento di lettura, scrittura e aritmetica. Le nuove linee guida, invece, prevedono che i bambini siano introdotti ai grandi classici della letteratura infantile (come Verne e Stevenson) e alla poesia già dalla seconda elementare, senza tralasciare filastrocche e scioglilingua da memorizzare, un approccio simile a quello già adottato nei nidi. Inoltre, ci sarà una spinta rinnovata allo studio della storia, non come un campo basato esclusivamente sull'analisi di documenti e reperti, ma come una "grande narrazione", secondo le parole del ministro.
Si inizierà con la lettura della Bibbia e delle opere epiche classiche: Iliade, Odissea, Eneide, ma anche delle saghe norrene significative per i popoli germanici, eventualmente anche in formato graphic novel. Infine, si darà maggiore importanza anche alla musica, un aspetto finora trascurato. Proprio sulla lettura della Bibbia quasi certamente ci saranno polemiche, dato che una scuola “laica” dovrebbe eventualmente dare spazio alla lettura anche di altri testi sacri.
Scuola secondaria di primo grado.
La novità principale per gli studenti delle medie è il ritorno del latino in seconda, con un'ora settimanale. Non sarà obbligatorio, ma una scelta delle famiglie. Diverse scuole medie già lo offrono autonomamente, spesso nel pomeriggio, considerando che l'orario è già compresso dalle 8 alle 14. In alternativa, potrebbe essere collocato al mattino a scapito di altre materie. Si tratterà di una prima introduzione, con l'obiettivo di esercitare gli studenti nella traduzione per sviluppare le cosiddette competenze di "problem solving", ma soprattutto per rafforzare la consapevolezza del legame tra la lingua italiana e il latino, al fine di "trasmettere l'idea della continuità, un tema fondamentale dell'eredità". Anche lo studio della storia subirà una revisione: niente più geostoria o ibridazioni con la geografia; si darà priorità alla storia dell'Italia, dell'Europa e dell'America, concentrandosi esclusivamente sull'Occidente, trascurando la lunga tradizione di scambi con il Medio e Lontano Oriente che ha contraddistinto la nostra storia sin dalle origini.
Scuola secondaria di secondo grado.
La riforma presentata è solo la prima fase di un progetto più ampio che interesserà anche le scuole superiori; la commissione è già al lavoro su questo aspetto. L'obiettivo dichiarato di questa revisione del curriculum è rispondere a quella che è ormai considerata un'emergenza nazionale, dato che le rilevazioni periodiche sugli apprendimenti indicano che quattro studenti su dieci presentano competenze linguistiche insufficienti. Si è optato per un intervento sui programmi piuttosto che per un ripensamento più profondo dei metodi didattici e della struttura tra elementari, medie e superiori, dove l'anello intermedio si rivela spesso il più fragile, con la maggior parte dei ritardi di apprendimento che vi si innestano.
“Dobbiamo coltivare la fantasia, la capacità di stupirsi dei ragazzi – ha affermato Valditara - le suggestioni profonde ma senza perdere per strada la grammatica e lo studio della regola. La cultura della regola inizia dallo studio della grammatica. In particolare, è importante trasmettere all’allievo, fin dall’inizio, la consapevolezza del valore della correttezza linguistica e formale, dell’ordine e della chiarezza nella comunicazione. Per quanto riguarda la storia l’idea è di sviluppare questa disciplina come una grande narrazione, senza caricarla di sovrastrutture ideologiche, privilegiando inoltre la storia d’Italia, dell’Europa, dell’Occidente. Di più, nella scuola primaria l’insegnamento verterà anche sullo studio del nostro patrimonio storico. Negli ultimi due anni, in particolare l’attenzione si concentrerà sui popoli italici, le origini e le vicende dell’antica Grecia e di Roma, le loro civiltà, i primi secoli del Cristianesimo”.
E voi siete d’accordo con queste modifiche?
Noi di Sudlife chiederemo prossimamente un parere ai ragazzi e agli adulti.