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Coordinatore di Redazione

Valerio Saitta

Diminuiscono gli alunni, il prossimo anno la Sicilia perderà 23 scuole.

2024-12-11 18:01

Valerio Saitta

Apertura, Scuola,

Diminuiscono gli alunni, il prossimo anno la Sicilia perderà 23 scuole.

La Regione Siciliana ha ufficializzato lunedì 10 Dicembre presso la sede dell’assessorato regionale all’Istruzione, il piano di dimensionamento della

Si fanno sempre meno figli e di conseguenza i banchi delle aule scolastiche sono più vuoti. La diminuzione della natalità porta a degli stravolgimenti pesanti nelle scuole italiane, ovvero i tagli all'istruzione. 

 

La Regione Siciliana ha ufficializzato lunedì 10 Dicembre presso la sede dell’assessorato regionale all’Istruzione, il piano di dimensionamento della rete scolastica siciliana.

Per il prossimo anno scolastico stanno 23 gli accorpamenti scolastici in tutta la Sicilia: nello specifico 5 a Palermo, 4 a Catania, 3 a Messina e Agrigento, 2 a Trapani, Siracusa, Caltanissetta, una ad Enna e Ragusa. Dopo il consistente taglio dello scorso anno, quando a perdere l’autonomia furono 74 scuole, il totale delle istituzioni scolastiche cancellate in due anni sale così a 97. 

Attaccata dalle opposizioni, la Senatrice di F.I. Ella Bucalo, membro della commissione cultura e istruzione del Senato e responsabile per la scuola del partito, ha voluto precisare: “In merito al dimensionamento della rete scolastica provinciale voglio dire che in primo luogo esso è legato alla riforma del sistema a livello nazionale, a sua volta connessa con una precisa indicazione europea che mira a riorganizzare e razionalizzare la rete scolastica, anche in considerazione dell’andamento della popolazione scolastica. La nuova normativa supera il concetto di numero minino di alunni per il mantenimento dell’autonomia scolastica, salvaguardando di fatto i territori più complessi, quali le aree interne, i comuni montani e le piccole isole. Ad essere dimensionate saranno principalmente le direzioni didattiche e le scuole medie, con l’istituzione di istituti comprensivi, nell’ottica di una verticalizzazione e miglioramento dell’offerta formativa per i nostri studenti”.

Molte dure le reazioni da parte della FLC CGIL e della Consulta degli studenti, che avevano votato contro. 
Per la Uil Scuola Sicilia, Claudio Parasporo afferma che "Questi tagli sono frutto di un più ampio e generale piano del governo nazionale per ottenere solo ed esclusivamente un risparmio sulla spesa dell’istruzione. Diminuire le autonomie non vuol dire chiudere la scuola ma significa aumentare il carico di lavoro per tutti gli operatori del settore che si vedono accorpare istituti, più o meno vicini, con un aumento di responsabilità dovuta al numero di alunni da gestire"

Adriano Rizza, segretario regionale di Flc Cgil Sicilia, dichiara: "Questo drastico ridimensionamento è il risultato di una norma voluta dal governo Meloni con il solo obiettivo di risparmiare 88 milioni di euro a livello nazionale, a discapito di studenti, famiglie e lavoratori del comparto scolastico. La decisione avrà effetti devastanti sulla tenuta del sistema scolastico regionale, già gravemente provato da carenze di personale, strutture inadeguate e una dispersione scolastica tra le più alte d’Italia".

Severa anche la reazione di Valentina Chinnici (Pd): "E’ un durissimo colpo al sistema educativo siciliano, già pesantemente provato da criticità strutturali e carenza di risorse. Questo ennesimo ridimensionamento innesca una guerra tra scuole per la sopravvivenza, generando accorpamenti forzati, aumento del numero di alunni per classe e la perdita di presidenze e segreterie amministrative. Chiediamo con forza alla Regione e al Governo nazionale di ritirare questo piano e di avviare un dialogo serio con le parti sociali e le istituzioni scolastiche per costruire un sistema educativo che sia davvero inclusivo e in grado di garantire pari opportunità a tutti gli studenti".

Ecco, in sintesi, le principali decisioni prese per il prossimo anno scolastico:
 

AGRIGENTO: Accolta integralmente la proposta presentata dalla conferenza provinciale.

CALTANISSETTA: Confermate due operazioni come da proposta della conferenza provinciale.

CATANIA: Approvata la proposta della conferenza provinciale, che include interventi complessi nei comuni di Catania, Zafferana, Tremestieri e Giarre.

ENNA: L’istituto Farinato sarà accorpato con il Colaianni.

MESSINA: Tre operazioni approvate secondo quanto proposto dalla conferenza provinciale.

PALERMO: La Direzione Didattica A. Gabelli verrà aggregata all’Ic A. Ugo, la Direzione Didattica Orestano sarà aggregata all’Ic Puglisi, la Direzione Didattica Cavallari sarà aggregata all’Ic Nazario Sauro Franchetti. Per la Direzione Didattica Garzilli, il plesso Isonzo sarà aggregato all’ Ic Marconi e il plesso Trinacria sarà aggregato all’Ic Marone. Inoltre, ci sarà la fusione tra gli istituti superiori Duca Abruzzi e Einaudi Pareto. Infine, il plesso Sciara dell’Ic Montemaggiore confluisce nell’Ic Caccamo.

RAGUSA: L’IC Sciascia sarà accorpato con l’IC Caruano, mentre a Comiso la scuola materna Pirandello aggiungerà una nuova sezione.

SIRACUSA: L’Istituto Moncada sarà accorpato al liceo Vittorini di Lentini, l’Insolera sarà suddiviso tra il Federico II, al quale saranno accorpate le sezioni del professionale, e al Rizza, al quale andranno quelle del tecnico. 

TRAPANI: Marsala perderà l’istituto "Giovanni XXIII - Cosentino". Un pezzo, il Liceo Classico, andrà con il "Pascasino", l'Industriale, oggi ITT, sarà accorpato al Commerciale "Garibaldi", il Professionale al "Damiani". A Castelvetrano, l’IC Ferrigno accorperà il Titone.