Dopo la pandemia di coronavirus c’è un calo di apprendimento e un aumento dei disturbi psico-sociali tra i ragazzi. Ad effettuare le ricerche è stata EuCARE SCHOOLS, studio osservazionale che ha l’obiettivo di valutare gli aspetti epidemiologici, le misure di prevenzione e la dimensione psicologica di ragazzi e insegnanti. I risultati saranno resi noti venerdì 29 Novembre a Roma.
La ricerca ha avuto l'obiettivo di analizzare le conseguenze delle chiusure scolastiche, della didattica a distanza e delle altre misure di contenimento adottate durante il Covid-19 e i dati raccolti forniscono indicazioni utili per affrontare eventuali future crisi sanitarie.
Nonostante si tenda a mettere da parte il discorso sul Covid e sui rischi che continua a presentare, in questa fase emergono analisi approfondite degli effetti persistenti della pandemia. Il progetto internazionale EuCARE SCHOOLS ha coinvolto migliaia di studenti e insegnanti in Italia, Portogallo e Messico, esaminando l'impatto delle politiche di emergenza durante il periodo pandemico.
I risultati verranno presentati nel contesto di una conferenza sul ruolo della scienza nella gestione delle epidemie, che si terrà venerdì 29 novembre all’Università Iulm di Roma, dalle 9:00 alle 18:00, con diversi esperti provenienti da varie parti del mondo. Tra le scoperte più rilevanti, si annovera l'efficacia del “metodo Lolli”, che utilizza test salivari per la diagnosi precoce del virus.
Il progetto EuCARE, sostenuto dall'Unione Europea tramite il programma Horizon Europe, coinvolge 27 partner distribuiti su 4 continenti, con un finanziamento di quasi 10 milioni di euro, ed è guidato dal network di ricerca italiano EuResist. Lo studio sulle scuole, uno dei quattro studi principali del progetto, è coordinato dall'Università di Colonia e include la partecipazione di vari istituti e università, come l'IEO di Milano e l'Università del Salento. È stata anche analizzata l’esitazione vaccinale tra i giovani in collaborazione con l'Imperial College di Londra.
L’Italia ha fornito un contributo significativo, con 16 scuole provenienti da diverse regioni e oltre duemila partecipanti. Questa iniziativa è stata avviata per valutare le disuguaglianze che le scuole hanno affrontato durante la pandemia, spesso basate su decisioni prive di solide evidenze scientifiche. EuCARE rappresenta il primo studio randomizzato di grande rilievo sull’epidemia nelle scuole, evidenziando il test salivare come metodo rapido ed efficace, oltre a valutare la diffusione del virus e l'impatto psicologico delle misure di contenimento. In Italia, grazie alla collaborazione con Invalsi, sono state analizzate anche le correlazioni tra fattori psicologici e la perdita di apprendimento legata alle chiusure, fornendo così una base per la prevenzione e la pianificazione di future emergenze sanitarie.