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Eurostat: "la Sicilia posto peggiore dove laurearsi", ma perché?

2020-07-24 05:00

Simone Dei Pieri

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Eurostat: "la Sicilia posto peggiore dove laurearsi", ma perché?

Secondo la più recente rilevazione Eurostat, la Sicilia sarebbe la peggiore regione d'Europa dove laurearsi. Sì, avete letto bene: non d'Italia, ma

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Secondo la più recente rilevazione Eurostat, la Sicilia sarebbe la peggiore regione d'Europa dove laurearsi. Sì, avete letto bene: non d'Italia, ma d'Europa.



Mentre la media europea del tasso di occupazione post-laurea tocca un piacevole 81,6%, con picchi come la Niederbayern in Germania (98,2%) o la Jihozapad in Repubblica Ceca (96,9%), in Sicilia i numeri crollano al 27,3% con meno di 3 laureati ogni 10 che riescono a trovare lavoro.


Numeri inclementi che, riferiti al 2019, durante il 2020 sono immancabilmente peggiorati portando ad abbandonare l'università oltre 10.000 studenti (di cui 2/3 al Sud Italia).


Di chi è la colpa?

Sarebbe facile incolpare un singolo soggetto, ma le responsabilità di questa classifica sono molteplici e puntare il dito contro qualcuno in particolare sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.Anzitutto la


politica

, che negli ultimi decenni ha preso Scuola ed Università come bacini da cui attingere in caso di difficoltà economica. L'istruzione e l'innovazione sono infatti più un investimento che un salvadanaio da svuotare all'occorrenza.Ma non solo.Mentre il comparto auto è cresciuto negli ultimi 10 anni, innovando e legandosi a obbiettivi sempre nuovi (basti pensare ai nuovi modelli green ed ai nuovi standard), il comparto scuola è rimasto fermo.Questo perché, nell'opinione di chi scrive, oltre ad una scarsa lungimiranza in termini prettamente politici, nell'ultimo secolo la scuola è stata slegata da tutto. "Si va a scuola perché sì!" è diventato quindi il motto di più generazioni che non hanno capito che a scuola ci si va "perché serve!".Ad onor del vero, non è stato mai spiegato. L'istruzione è diventato un dovere, un obbligo ed anziché legarlo ad obiettivi ed opportunità personali (siano essi di arricchimento culturale o di crescita professionale), si è preferito farlo diventare un dovere.Questo, unito a sistemi d'insegnamento antiquati ed a cattedre secolari, ha appesantito il sistema dell'istruzione, arenandolo al di sotto di ogni media europea al grido de "l'importante è andare a scuola". E non imparare qualcosa di utile o di interessante.Poi se è vero com'è vero che il futuro di un Paese dipende dalla propria istruzione, il resto va da sé...