Riadattare tecniche millenarie per innovare in modo ecologico? Si può, ed è quello che sta dimostrando la BioSpremi. StartUp siciliana originaria del territorio Ennese, la BioSpremi sta per rivoluzionare completamente il settore dell'Agrifood Tech. Come? Lanciando sul mercato un nuovo macchinario innovativo ed ecologico per l’estrazione olearia, basato su un brevetto unico in Europa. Ma come è riuscita un'azienda siciliana a conduzione familiare, che affonda le proprie radici in un antico frantoio dell'entroterra, ad avere quest'idea? Quali sono gli ostacoli che stanno incontrando? Cosa possiamo imparare dalla loro storia? Scopriamo la risposta a queste, e numerose altre domande, insieme a Dina La Greca, responsabile marketing dell’azienda. Che tra interessanti spunti di conversazione sul mondo dell'impresa e dell'innovazione, ci ha anche dato tanti consigli utili per dei giovani che vogliano creare una StartUp qui in Sicilia. "Noi all'origine siamo dei frantoiani, ed è anche per questo che comprendiamo bene le differenze tra i vari metodi di estrazione olearia. Mio padre [Nino La Greca n.d.r] aveva le idee chiare: produrre l'olio basandosi su metodi tradizionali 'riveduti e corretti', ma senza l'utilizzo di centrifughe - che 'stressano' e depauperano in qualche modo il prodotto finale. Ed è così che, da una sua idea - che risale a circa 10 anni fa, è nata BioSpremi. Un sistema di estrazione veloce, efficente, senza aggiunta di acqua, additivi o materiali di consumo, che permette di estrarre ben il 20% di olio in più dalla stessa quantita di olive. Inoltre viene consumato il 30% in meno di energia, e al tempo stesso genera uno scarto di produzione già combustibile senza ulteriori lavorazioni" Ma l'idea è davvero di 10 anni fa? E allora come mai hanno aspettato tanto prima di "metterla in pratica"? Ricordiamo che la fondazione della StartUp BioSpremi risale al 2017... "All'inizio l' idea non è stata accolta come una vera e propria rivoluzione. Ma come forse avviene per tutte le cose veramente rivoluzionarie, in principio c'era molto scetticismo. Anche io stessa non credevo fosse possibile onestamente" "Ma mio padre non ha mai smesso di credere nella sua idea, e ha creato da solo - quasi in una sfida con sè stesso - una singola macchina da usare per la sua produzione. In un certo senso anche la mancanza di attenzioni gli è stata di aiuto, perchè gli ha dato la calma e il tempo di perfezionare la macchina di anno in anno. Poi ha deciso di brevettarla, e da quel momento in poi si sono accesi i riflettori su quest'idea. La vittoria del Premio Marzotto - importante riconoscimento nel mondo dell'Impresa - e la partecipazione all'Incubatore Nipponico sono stati eventi che ci hanno fatto conoscere - ad investitori e non; e ci hanno anche permesso di confrontarci con altre realtà industriali". E quali potrebbero essere i consigli da dare a dei giovani che vogliano seguire il vostro esempio, e creare StartUp innovative e attente all'ambiente? "Circondatevi di un Team eterogeneo, completo, professionale, che condivide la stessa idea e la stessa voglia di andare avanti. E' importante che ognuno sia esperto nel suo campo, e che si sappia muovere su più fronti. Fondamentale è anche conoscere bene i criteri per ottenere i fondi Europei - come quelli di Horizon 2020 che hanno sicuramente dato ossigeno a tante StartUp. "Girate molto tra gli acceleratori e gli incubatori di StartUp, e partecipate a tanti concorsi. L'Italia purtroppo ha poco da dare dal punto di vista del supporto finanziario, però dà la possibilità di creare un bel Newtowrking con altre realtà." "Il consiglio più importante di tutti sembra banale ma è anche molto vero: Credeteci sempre. Anche noi stavamo per mollare in alcuni momenti, poi però arrivava sempre quel "segnale" positivo e di incoraggiamento che ci faceva venir voglia di andare avanti"