I social come "automatismo" quotidiano
Lo sappiamo tutti, ormai i social network sono diventati parte integrante della nostra vita. La giornata non inizia se appena svegli non controlliamo Whatsapp e le notifiche di Facebook, e in generale anche durante il resto delle 24 ore ci ritroviamo, con dei gesti quasi automatici, a controllare frequentemente il telefono. Abitudine, riflesso condizionato, noia, curiosità, queste ed altre le motivazioni che ci possono spingere a cliccare sull'icona del nostro social preferito. Ma alla fine il risultato è comunque uno solo: la "rete sociale virtuale" ci cattura, (in alcuni casi addirittura intrappola), anche per molte ore al giorno.Ma vale davvero la pena passare tutto questo tempo online? Quanto l'utilizzo dei social incide davvero sulla nostra esistenza? Per cercare di rispondere a queste ed altre domande abbiamo lanciato, nei giorni scorsi, una sorta di sondaggio, e adesso che è arrivato il momento di raccogliere i risultati ci troviamo di fronte ad alcune sorprese.I risultati del sondaggio targato SudLife
Pensavate che i video fossero il tipo di format comunicativo più di moda in questo periodo? Ecco, abbiamo scoperto che stranamente il nostro campione statistico non è dello stesso avviso. Difatti ben il 72,2 % di coloro che hanno risposto al sondaggio hanno votato le fotografie come contenuto preferito da vedere sui social, seguite a sorpresa da post o articoli da leggere (50%), e a chiudere il podio troviamo, fanalino di coda in ordine di gradimento, i video 44,4%.Il primo posto come social preferito va ad Instagram (72,2%), inseguito a fatica da Facebook (61,1%). Che sia un ulteriore segnale del progressivo declino di Facebook? Ma a fare il ruolo del fantasma è statp Twitter che, nonostante fosse tra le opzioni, ha preso uno 0% tondo tondo.L'utilizzo medio (50%) va dalle 2 alle 3 ore giornaliere, ma il 27,8 % si spinge a dichiarare un utilizzo che va dalle 3 ore in sù.Trend Globale
I risultati del nostro sondaggio, nel nostro piccolo, vanno nella stessa direzione di quelli rilevati a livello globale. Aumenta il tempo speso sui social, così come aumentano gli utenti a livello mondiale. I numeri parlano chiaro: il 52% dell'intera popolazione mondiale è connessa ad internet, e di questa ben l'80 utilizza i social network.Inoltre è stata stabilita una correlazione tra il livello di felicità e l'utilizzo dei social, e no, il risultato non pende a favore dei mezzi virtuali. Difatti uno studio californiano, condotto presso la San Diego State University, dal professore e psicologo Jean Twenge, ha indagato il collegamento tra il benessere degli adolescenti americani ed il tempo che passano sullo smartphone. Quel che emerso è che gli adolescenti che hanno riportato maggiori livelli di benessere e felicità sono quelli che hanno dichiarato di utilizzare i digital media per meno di un’ora al giorno.Non è l’astinenza da smartphone a determinare la felicità, ma indubbiamente l’infelicità aumenta costantemente all’aumentare del tempo passato davanti allo schermo. Ma in fondo lo sappiamo già, non servono davvero le statistiche per realizzare quanto ormai siamo dipendenti dai social. Adesso sta a noi valutare se e quanto vogliamo limitare il tempo della nostra vita "virtuale".