Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente e per l’occasione l’UNICEF Italia ha avviato il concorso fotografico intitolato “Uno scatto per il clima: ambiente e futuro visti da me”, rivolto a giovani tra i 14 e i 19 anni con lo scopo di aumentare la consapevolezza sull’effetto del cambiamento climatico sulle nuove generazioni.
Il concorso invita i partecipanti a spiegare con delle fotografie come il cambiamento climatico stia influenzando il loro mondo, le comunità e il futuro.
Tre sono gli aspetti principali sulla quale si concentra:
- Impatto diretto sui giovani: Come il cambiamento climatico modifica la vita quotidiana dei giovani (es. siccità, alluvioni, ondate di calore, incendi, ecc.).
- Soluzioni e speranze: Le idee dei giovani per contrastare il cambiamento climatico.
- Educazione e consapevolezza: L’importanza di formare e sensibilizzare sul tema del clima per fare la differenza.
Un modo insomma per fare esprimere i ragazzi in modo “creativo” e capire come vedono il cambiamento climatico della quale si parla tanto e che anch’essi stanno sperimentando “sulla loro pelle”. È ormai infatti diventata una consuetudine il fatto che le scuole restino chiuse un paio di giorni l’anno per le allerte meteo, così come non è una rarità assistere ad acquazzoni improvvisi e a città completamente allagate.
Proprio a causa degli eventi climatici estremi l’UNICEF ha affermato che lo scorso anno sono stati più di 25 milioni gli studenti che in vari Paesi hanno subito interruzioni nel loro percorso di studio. In Italia le forti piogge e le inondazioni di settembre 2024 hanno causato l’interruzione delle lezioni per 916.000 studenti.
Due anni fa sono stati almeno 250.000 i bambini e gli adolescenti che sono stati costretti a spostarsi in 43 paesi dell’UE e dell’OCSE a causa di calamità naturali legate a eventi climatici estremi. L’innalzamento delle temperature e le ondate di calore hanno impatti diretti sul benessere dei giovani: quasi il 50% delle scuole nelle città europee si trova in zone caratterizzate da “isole di calore”, mentre circa una scuola su dieci si trova in aree vulnerabili alle inondazioni.
Ma quali sono i comportamenti adottati dai ragazzi rispetto alle questioni ambientali e quali soluzioni vedono per affrontare i problemi?
Per i giovani della generazione Z il riscaldamento globale rappresenta una problematica molto grave, che richiede interventi immediati. Sentono una responsabilità personale e si impegnano quotidianamente a vivere in modo sostenibile. Utilizzano la tecnologia per informarsi, studiare e adottare scelte più rispettose dell’ambiente. App e strumenti digitali sono strumenti utili per ridurre il loro impatto ecologico. Per questa generazione, la tecnologia rappresenta un supporto fondamentale per costruire un futuro più sostenibile.
I Millennials invece sono consapevoli della gravità e dell’urgenza del cambiamento climatico, ma trovano difficile tradurre questa consapevolezza in azioni pratiche nel quotidiano. Considerano la sostenibilità un valore importante, sebbene non sia ancora pienamente integrata nella loro routine. Pur utilizzando spesso strumenti digitali, lo fanno più per comodità che per motivi legati alla tutela dell’ambiente. Tuttavia, stanno iniziando a riconoscere che il digitale può essere uno strumento utile per vivere in modo più sostenibile. App e piattaforme per limitare sprechi e consumi vengono adottate, anche se con poca costanza.