Chi si cimenta nell'ambito culturale, probabilmente, viene visto come un folle. "N'pazzu", come suggerisce il gergo catanese: quell'individuo, quindi, che incurante degli avvertimenti dell'ambiente circostante, dei rischi e delle tendenze, va comunque avanti, verso i propri obiettivi. Riportiamo in calce la riflessione completa di Denise, approfondimento fondamentale per i diritti sociali e umani: affinché l'ultimo, un domani, non sia più tale, abbiamo bisogno di questi pensieri, di questo coraggio. A coloro i quali vogliono relegare la cultura ad un ruolo di serie B, ad una comparsa, un elemento non indispensabile, i giovani organizzatori e promotori del Catania Book Festival hanno risposto colpo su colpo, smentendo gli scettici, i classici sostenitori delle disfatte e tifosi dei fallimenti. Perché se alcuni affermano (erroneamente) che di cultura non si mangi, tanti altri ne sentono ancor più bisogno. Un desiderio, una necessità quasi viscerale, per chi sa comprenderla, amarla, interpretarla. Per chi sa guardare oltre la propria confort-zone e vuole imparare, talvolta, a confrontarsi, a mettersi in discussione, a scoprire. La scommessa di Simone Dei Pieri e della sua squadra, che ha egregiamente portato avanti i lavori di questo grande evento, risulta vinta ancor prima della sua stessa attuazione: hanno vinto perché sono già stati capaci di risvegliare una città, la nostra Catania, che in tanti vorrebbero avvolta da torpore, fumo e scandali. La bellezza, quindi, può anche vincere: è così che, proprio due giorni fa, è stato diffuso il programma ufficiale, tramite i canali istituzionali del Festival. Il nome di spicco è certamente Alessandro Cecchi Paone: primo ospite del Festival, aprirà le danze giovedì 8 ottobre alle 15.30. Noto studioso e giornalista, attivo nella divulgazione scientifica e culturale ed ex direttore del canale culturale Marcopolo, affronterà l'avvento dei "new media" ed il loro ruolo nella società. A febbraio, presentando il Festival, ha affermato:"Mancava un Festival del Libro e della Cultura a Catania!" Spazio anche a "Le imperfette", romanzo con cui Federica De Paolis si è aggiudicata il premio DeA Planeta 2020: nata nella Capitale nel 1971, autrice televisiva e dialoghista cinematografica, ha insegnato allo IED (Istituto Europeo di Design). Il romanzo ambientato a Roma, “in un ambiente borghese, che è anche il mio”, è secondo l’autrice “una storia sul desiderio e sulla consapevolezza”. Anna, la protagonista, è la moglie di un medico che, insieme al padre di lei, lavora in una clinica che si occupa di chirurgia estetica. “Anna si accorge, grazie a un innamoramento per un altro uomo, di essere sempre stata l’emanazione di qualcun altro: la figlia di, la moglie di, la madre di. La storia riguarda la capacità di diventare consapevoli, tanto che il titolo che avevo scelto per presentare il romanzo era appunto Apri gli occhi. Un altro tema che ricorre nella storia è quello dell'imperfezione: il titolo definitivo, Le imperfette, rimanda al sentimento delle donne di sentirsi sempre fuori fuoco rispetto ai tanti ruoli che devono ricoprire”. Il Catania Book Festival, però, non dimentica anche alcuni talentuosi autori emergenti: stiamo parlando di Elisabetta Parisi, autrice de "Il vecchio palazzo sul mare" e di Gianni Sutera, che presenterà "Le strade sotto la luna". L'attenzione agli esordienti è fondamentale per incentivare l'arte, per confrontarsi intimamente sul valore della scrittura, sull'importanza insostituibile della carta scritta.