"Anno bisesto, anno funesto!" dicevano gli antichi. E i canali social di Matteo Salvini devono aver avvertito in tal senso l'ingresso nel 2020, registrando un calo e qualche scossone importante. Nonostante il tentativo di irrompere su TikTok, anche la cd. 'Bestia' di Matteo Salvini ha subito un forte arresto sui canali social. Si è trattato infatti di un'intuizione valida (ma forse troppo frettolosa) che ha portato ad una vera e propria tempesta di insulti da parte dei giovanissimi che affollano TikTok, sbizzarritisi sui profili dell'ex Ministro dell'Interno: "Anziché lavorare fa i balletti!", e ancora "Ma tu in ufficio non vai mai?", intervallati da vaghi "Adesso dobbiamo sorbircelo anche su TikTok". Commenti impietosi che aprono ad un'analisi numerica altrettanto impietosa: i social media di Matteo Salvini sono in calo e a beneficiarne sarà, perlomeno nel breve periodo, la "collega di centrodestra" Giorgia Meloni. Il crollo, iniziato a cavallo delle festività natalizie, ha segnato una flessione importante nei 'fan' del segretario leghista che resta però il leader politico con più interazioni sui canali social, seguito a ruota dalla leader di Fratelli d'Italia. La risposta è stata un segnale unanime: aumentate il numero dei post! E così, proprio a ridosso di quel crollo tanto spaventoso, ecco che il picco raggiunge una media di 12 post al giorno, contro i 5 di Giorgia Meloni e gli appena 1.20 post giornalieri di Zingaretti, a riprova del fatto che il centrosinistra non è ancora arrivato a comprendere l'importanza di una comunicazione politica veicolata (anche) a mezzo social. La parte del leone, in realtà, spetta a Luigi Di Maio che batte tutti in termini di consenso sui post, con più di 18mila like sui post contro i "soli" 16mila di Matteo Salvini e i 14mila di Giorgia Meloni. A cosa si deve tanta differenza tra fan e interazioni positive? I più cattivi potrebbero pensare all'acquisto compulsivo di like e follower falsi da parte dello staff di Salvini per garantire una "crescita" regolare, mentre altri potrebbero sostenere che sia cambiata la sua base elettorale, coinvolgendo gli under 30 (prevalentemente su Instagram) a scapito degli over 30. Dirlo adesso sarebbe solo una speculazione, ma resta evidente come la comunicazione sia, a tutti gli effetti, l'anima del commercio. Pardon, della politica.