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Celentano racconta il suo vissuto in "Il ragazzo della via Gluck"

2019-01-29 13:24

Simone Ardilio

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Celentano racconta il suo vissuto in "Il ragazzo della via Gluck"

Esattamente cinquant’anni fa, era il 1966, Adriano Celentano si presentò al festival di Sanremo per la seconda volta con "Il ragazzo della via Gluc

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Esattamente cinquant’anni fa, era il 1966, Adriano Celentano si presentò al festival di Sanremo per la seconda volta con "Il ragazzo della via Gluck". In realtà, questa canzone era nata già nel 1942. Allora era un bambino.


Il brano rappresentò uno dei primi tentativi di confrontarsi con tematiche più impegnative, in particolare quella ambientalista, prefigurando una sostanziale rottura rispetto al passato.


Egli nelle sue interviste afferma l'importanza di un vero approccio ecologico, che diventa sempre più un approccio sociale. Inoltre, secondo Adriano occorre una conversione ecologica globale.  "Il ragazzo della via Gluck" nasce dal suo dolore nel vedere scomparire la bellezza dei paesaggi e del verde.


 


Si tratta di una canzone biografica: la via Gluck del quartiere Greco di Milano era una via periferica adiacente alla linea ferroviaria dove il cantante viveva da ragazzo con la famiglia, che nel dopoguerra conobbe un rapido processo di urbanizzazione. Dal testo emerge il nostalgico rimpianto di un mondo perduto, quello dell'infanzia e di parte dell'adolescenza, cioè fino a quando Celentano dovette lasciare il quartiere con la famiglia per andare a vivere in centro, in casa del fratello.


 


Gli 8 anni passati sono un riferimento al tempo trascorso, nel 1966, dall'inizio della carriera discografica di Celentano, nel 1958.


Alla vigilia del Festival di Sanremo del 1966 a Celentano fu proposta la canzone "Nessuno mi può giudicare", ma il cantante preferì portare invece questo brano, presentato in coppia con il Trio del Clan (Gino Santercole, Ico Cerutti e Pilade). Sulle prime la canzone non sembrò convincere il pubblico, che ne decretò l'esclusione dal Festival dopo la prima serata.


Ma, ben presto il disco raggiunse il secondo posto nella classifica della hit parade italiana nel 1966 e nel 1967, risultando il 10º più venduto nel 1966.