Testata registrata al tribunale di Catania

info@sudlife.it   |   Tel: +39 339 7008876

logo-sudlife

ISCRIVITI AI NOSTRI CANALI:

 

redazione@sudlife.it
direttore@sudlife.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

SudLIFE:

 

Edito da: Sudpress S.r.l. C.da Giancata s.n., Zona Industriale – 95128 Catania

logo-sudlife

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

Riorganizzazione delle scuole: approvato dal CdM il primo decreto dell'anno. Valditara: “Vantaggi per le regioni che adottano subito la delibera”.Riforma della scuola: torna il latino alle medie, più storia di Italia e Occidente, lettura della Bibbia. Ecco le proposte di Valditara.Cambiano i voti nella scuola: tutte le novità introdotte dal Ministro ValditaraNatale 2024 al risparmio: che regali faranno i giovani?Impianti di riscaldamento: le scuole siciliane tra le più "fredde" d'Italia.Giornata Mondiale della Solidarietà umana: secondo la Banca Mondiale, oltre 700 milioni di persone vivono con meno di 1,90 dollari al giorno.

Coordinatore di Redazione

Valerio Saitta

Giornata Mondiale dei Diritti Umani: cosa ne sanno oggi i ragazzi sull’argomento?

2024-12-10 18:15

Valerio Saitta

Apertura, Scuola,

Giornata Mondiale dei Diritti Umani: cosa ne sanno oggi i ragazzi sull’argomento?

In una realtà così diversa da quella dell’immediato dopoguerra, quanta importanza viene data a questa tematica?

Il 10 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, una ricorrenza che ricorda l'adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da parte delle Nazioni Unite nel 1948. Questo documento fondamentale rappresenta un pilastro della giustizia e della dignità umana, affermando diritti inalienabili e universali per ogni individuo, indipendentemente da razza, sesso, nazionalità, etnia, lingua, religione o qualsiasi altra condizione. I 30 articoli della Dichiarazione stabiliscono principi cruciali come il diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza, all'uguaglianza e alla non discriminazione.

 

Ma questa giornata non è solo un momento di riflessione, ma anche di azione. È un'opportunità per sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti umani e per mobilitare le persone, le comunità e le istituzioni a lottare contro le violazioni di tali diritti.
Anche nelle scuole se n’è parlato, e non poteva essere diversamente, visto che come anche sottolinea il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “la scuola è il primo presidio dei diritti umani”.

 

Ma oggi, a distanza di 76 anni dal momento della sua istituzione, cosa sanno le nuove generazioni riguardo a questi “Diritti Umani”? In una realtà così diversa da quella dell’immediato dopoguerra, quanta importanza viene data a questa tematica? 
Noi di Sudpress come di consuetudine abbiamo posto le nostre domande agli studenti delle classi quinte di alcune scuole secondarie di secondo grado dell’hinterland catanese, per capire quanto ne sapessero sull’argomento.

La prima domanda che è stata posta loro era di spiegare cosa fossero i diritti umani e se conoscevano chi li difendesse. La maggior parte dei ragazzi, pur non possedendo un vocabolario specifico, ha saputo definire in generale cosa essi fossero, elencandone qualcuno. In sintesi hanno risposto che si tratta di un insieme di regole e fattori che devono esistere affinché le persone possano vivere in un mondo migliore.
Non molti però hanno un’idea di quali siano le istituzioni e le figure che si devono occupare di garantirli, anche se più della metà riconosceva nell’ONU, nell’UNICEF e in SAVE THE CHILDREN gli organi più autorevoli insieme all’intera comunità.

 

Quasi la totalità degli alunni ha poi affermato di aver sentito parlare di questo argomento di più nei telegiornali, poco se ne parla in famiglia.

Abbiamo poi posto questa domanda: “Secondo voi di Diritti Umani sono veramente così importanti al punto da esserci bisogno di istituire una Giornata Mondiale?”. 
A questo il 99% ha risposto che i diritti umani sono di fondamentale importanza, perché se rispettati contribuiscono a diffondere la pace e ad abbattere le differenze sociali, economiche e culturali tra le persone.

Altra domanda che abbiamo posto è quella se secondo loro questi diritti vengano effettivamente rispettati in tutto il mondo. Quasi tutti sono perfettamente consapevoli della realtà, ovvero che ci sono Paesi dove a causa della guerra, della povertà e della criminalità molte persone non vivono dignitosamente. Molti sanno anche che non rispetta i diritti umani anche chi ha pensieri razzisti, omofobi e di discriminazione verso le donne e le religioni.

Gli ultimi quesiti erano di carattere più personale, ovvero gli abbiamo chiesto se secondo loro nella comunità in cui vivono i diritti umani sono rispettati e cosa si può fare per avere un mondo migliore. La maggior parte ha riconosciuto che in Italia e nella realtà locale i diritti umani sono rispettati, a parte qualche episodio di bullismo e cyberbullismo, i due fenomeni che i ragazzi riconoscono come maggiormente vicini a loro e che ledono la dignità di una persona. 


Su cosa fare per contribuire ad un mondo migliore circa un terzo ha risposto che si ci può impegnare nel sociale tramite associazioni di volontariato, altri hanno risposto che preferiscono intraprendere un percorso che li porti a lavorare nel capo sanitario, della sicurezza e dell’assistenza. Qualcun altro invece si è mostrato più pessimista dicendo che gli unici che possono cambiare le cose in maniera incisiva sono i politici e i potenti della Terra e che quindi noi nel nostro piccolo non possiamo fare granché.