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Sono più di 7 milioni in Italia le persone con disabilità (ricavati dai dati dei percettori di pensioni o indennità) e sono oltre 8,5 milioni i caregiver (ovvero le persone che si prendono cura di loro nella quotidianità).
Proprio per tenere alta l’attenzione su questa tematica, il 3 dicembre di ogni anno, il Ministero della Cultura partecipa alla “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, proclamata dalle Nazioni Unite. Sono previste varie attività che si svolgeranno per tutto il mese nei musei e nelle altre istituzioni del MiC, con l'obiettivo di promuovere valori orientati a superare le barriere fisiche, cognitive e sensoriali negli spazi culturali.
Il tema scelto per la giornata di quest’anno è quello di amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.
La leadership delle persone con disabilità è rappresentata dallo slogan del movimento globale per i diritti delle persone disabili: “Niente su di noi senza di noi”.
Questo sottolinea l'importanza della partecipazione, della rappresentanza e dell'inclusione, invitando le persone con disabilità a essere protagoniste attive delle loro condizioni di vita.
Ma quali sono i dati aggiornati sulla disabilità nel nostro Paese?
Secondo il Sole24 ore quattordici persone su cento con più di 65 anni non sono autosufficienti per attività comuni quali mangiare, muoversi, lavarsi e vestirsi, e andando oltre gli 85 anni queste limitazioni aumentano notevolmente.
Focalizzandosi sul sesso, la disabilità è più diffusa tra le donne (17% rispetto al 10% negli uomini), mentre se guardiamo lo status sociale notiamo che è più diffusa tra le persone con svantaggi socio-economici, come difficoltà finanziarie o bassa istruzione.
Di comune c’è che quasi la totalità delle persone con disabilità riceve assistenza, la maggior parte dai propri familiari, i restanti da badanti, amici, conoscenti e operatori socio-sanitari.
Una piccola parte di assistenza (2%) è offerta invece dalle associazioni di volontariato.
Una persona su quattro con disabilità beneficia di un contributo economico legato alla propria condizione, come l’assegno di accompagnamento.
Esiste una disparità Nord-Sud? Secondo i dati si, a svantaggio dei residenti nel Sud Italia (17% rispetto al 13% nel Centro e al 10% nel Nord), che potrebbe riflettere differenze nell'accesso a strutture di ricovero.
Per quanto riguarda i minorenni i dati 2024/25 sono stati diffusi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso la Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica. Nelle scuole italiane, su un totale di circa 7 milioni di studenti, distribuiti in 362.115 classi, sono 331.124 gli alunni con disabilità. In pratica quasi un alunno per classe.
La regione con il maggior numero di alunni disabili è ancora una volta la Lombardia (58.042 su un totale di 1.116.821 studenti), seguita da Campania (35.299 su 787.901) e Lazio (34.921 su 684.030).
Numeri elevati si concentrano però anche in Sicilia dove nelle scuole di secondo grado su 262.046 studenti, 19.349 sono disabili. All’opposto, le regioni con il minor numero di studenti e sezioni sono il Molise (12.670 studenti di cui 510 con disabilità nel secondo grado) e la Valle d’Aosta (3.559 studenti di cui 162 con disabilità nel secondo grado).
Per tenere alta l’attenzione sul tema a Catania il 3 Dicembre si terrà il convegno intitolato “Disabilità: Lo Stato dell’Arte a Catania”, alle ore 9:30 presso la Città dei Ragazzi, in via Gramignani n. 128.
Un evento che coinvolgerà associazioni, professionisti del settore, istituzioni e cooperative che viene promosso da diverse realtà locali, tra cui l’Associazione Un Futuro per l’Autismo, l’Associazione AutismoOltre, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, l’Associazione Città dei Ragazzi, la cooperativa Villaggio del Magnificat e la cooperativa Un Altro Modo.
Il dibattito si focalizzerà sull’analisi della situazione attuale dei servizi e delle risorse disponibili per le persone con disabilità, mettendo in luce le lacune e le difficoltà che ancora impediscono una piena inclusione.
Le realtà partecipanti discuteranno per identificare soluzioni pratiche e delineare strategie innovative per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità.
Sarà un’importante opportunità per dare voce a chi lavora quotidianamente in questo ambito e per sensibilizzare la comunità su un tema che incide direttamente sul benessere collettivo.
La disabilità non è solo una questione personale, ma un argomento che coinvolge l’intera società, richiedendo un impegno comune per garantire pari opportunità a tutti.