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Immuni... alle polemiche: un'app ci salverà?

2020-06-05 09:31

Simone Dei Pieri

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Immuni... alle polemiche: un'app ci salverà?

Se ne parla quasi più del Coronavirus in queste settimane, come di uno strumento capace di risolvere (o perlomeno rallentare sensibilmente) ogni cont

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Se ne parla quasi più del Coronavirus in queste settimane, come di uno strumento capace di risolvere (o perlomeno rallentare sensibilmente) ogni contagio. Ma cos'è Immuni e cosa sta succedendo in Sicilia e in altre regioni?



Cos'è Immuni?

Immuni è l'app per il contact tracing del Coronavirus scaricabile dal 1° giugno su quasi tutti gli smartphone. Scriviamo quasi perché su diversi smartphone, i più datati e quindi meno aggiornati in termini di sistema operativo, non è possibile scaricarla.L'app, gratuita e scaricabile su base volontaria, è stata realizzata in partnership con il Centro Medico Santagostino e mira a prevenire i contagi a seguito di un'auto-segnalazione, proprio all'interno dell'app, che permetterà agli altri che l'hanno scaricata di sapere se sono stati o meno a contatto con una persona contagiata.


Come funziona?

Senza entrare nel tecnico, sapere se si è stati a contatto con un soggetto poi risultato positivo al Coronavirus. L'app ci avvisa in tal senso con una notifica e poi, con la collaborazione dell’utente, permette all'autorità sanitaria di monitorare questo possibile contagio.Molti dubbi sono stati avanzati in termini di privacy e di dati personali che, secondo i più critici dell'app, non sarebbero adeguatamente protetti e rischierebbero di finire in mano a malintenzionati.


Ognuno per sé...

Uno dei più grandi problemi su questo fronte riguarda il rapporto tra Governo e Regioni, acuitosi proprio nelle settimane di pandemia, che ha spinto molti Presidenti di Regione a far realizzare delle app uguali ma distinte da quella "ufficiale". Se non fosse già grave battere i piedi in un momento di crisi come quello attuale, la pericolosità di una scelta del genere si manifesta quando pensiamo al fatto che, per essere efficaci, è preferibile che i dati siano raccolti da un unico ente e non divisi in scaglioni.Diversamente avremo, a titolo di esempio, due cittadini a stretto contatto nella stessa località ma con differenti app che non "si parlano", rendendo di fatto totalmente vano ogni sforzo in questa direzione: nessuno dei due saprà se l'altro fosse o meno un contagiato.Sull'opportunità di realizzare tante app quante sono le regioni, si rimanda non già alle motivazioni tecniche (Chi le ha realizzate? Quanto ci sono costate? Perché non mettere insieme i dati?) ma anche a quelle squisitamente politiche, secondo alcuni volte ad attaccare il Governo.